Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le donne con apnea del sonno hanno maggiore danno cerebrale degli uomini [studio]

Apnea del sonnoLe donne che soffrono di apnea del sonno, nel complesso hanno un grado più elevato di danni al cervello rispetto agli uomini con la malattia, secondo un studio primo nel suo genere, condotto dai ricercatori della School of Nursing dell'UCLA, i cui risultati sono riportati nel numero di Dicembre della rivista peer-reviewed Sleep.

L'apnea ostruttiva del sonno è un disturbo grave che si verifica quando il respiro di una persona è più volte interrotto durante il sonno, a volte centinaia di volte. Ogni volta, scende il livello di ossigeno nel sangue, danneggiando infine molte cellule del corpo. Se non curata, può portare a pressione alta, ictus, insufficienza cardiaca, diabete, depressione e altri gravi problemi di salute.


Circa 10 anni fa, il team di ricerca dell'UCLA è stato il primo a dimostrare che gli uomini con apnea ostruttiva del sonno hanno danni alle cellule cerebrali. Per quest'ultimo studio su più anni, i ricercatori hanno esaminato i pazienti che avevano avuto la diagnosi di apnea ostruttiva del sonno al Laboratorio del Sonno dell'UCLA. Hanno confrontato le fibre nervose nel cervello di questi pazienti - conosciute come sostanza bianca - con le fibre di persone senza problemi di sonno e si sono focalizzati sullo disvelamento della differenza di danno cerebrale tra uomini e donne con apnea del sonno.


"Anche se ci sono grandi studi cerebrali effettuati sull'apnea del sonno e sull'impatto sulla salute, questi sono in genere concentrati sugli uomini o su gruppi combinati di uomini e donne, ma sappiamo che l'apnea ostruttiva del sonno colpisce le donne in modo molto diverso rispetto agli uomini", ha detto il ricercatore responsabile Paul Macey, assistente professore associato e preside associato di tecnologia informatica e innovazione alla School of Nursing dell'UCLA. "Questo studio ha rivelato che, in realtà, le donne sono più colpite dall'apnea del sonno rispetto agli uomini e che le donne con apnea ostruttiva del sonno hanno danni cerebrali più gravi rispetto agli uomini che soffrono di una condizione simile".


In particolare, lo studio ha rilevato che le donne ne hanno risentito nel fascio cingolare e nella corteccia cingolata anteriore, aree nella parte anteriore del cervello coinvolte nel processo decisionale e nella regolazione dell'umore. Le donne con apnea del sonno mostrano anche livelli più elevati di sintomi di depressione e ansia, hanno detto i ricercatori. "Questo ci dice che i medici dovrebbero considerare che il disturbo del sonno può essere più problematico, e avere quindi bisogno di un trattamento precoce, nelle donne rispetto agli uomini", ha detto Macey.


Con questa scoperta acquisita, Macey ha detto che il prossimo passo per i ricercatori è "districare la tempistica dei cambiamenti del cervello" e scoprire se il trattamento dell'apnea del sonno può aiutare il cervello. "Quello che non sappiamo ancora", ha detto, "è se l'apnea del sonno causa i danni al cervello, se i danni cerebrali portano ai disturbi del sonno, o se sono le comorbidità comuni, come la depressione, la demenza o i problemi cardiovascolari, a causare il danno cerebrale, che a sua volta porta all'apnea del sonno".


Hanno collaborato allo studio Rajesh Kumar, Ronald Harper e il dottor Frisca Yan-Go del Brain Research Institute dell'UCLA ed i dipartimenti di neurobiologia e neurologia della David Geffen School of Medicine dell'UCLA, e Maria Woo della UCLA School of Nursing. Tutto il lavoro è stato condotto all'UCLA, con il sostegno finanziario del National Institute of Nursing Research.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della University of California - Los Angeles. Articolo originale scritto da Laura Perry.

Riferimento:
Paul M. Macey, Rajesh Kumar, Frisca L. Yan-Go, Mary A. Woo, Ronald M. Harper. Sex Differences in White Matter Alterations Accompanying Obstructive Sleep Apnea. SLEEP, 2012; DOI: 10.5665/sleep.2228.

Pubblicato in ScienceDaily il 3 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)