Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come le cellule riparano le loro centrali energetiche

cell under mtDNA replication stress by David Pla Martin SciAdvCellula sotto stress di replicazione del mtDNA. Il DNA mitocondriale (mtDNA, verde) viene espulso dai mitocondri (magenta) e assunto da un lisosoma, che contiene il retromero (ciano). (Fonte: HHU/David Pla-Martín)

Il danno al materiale genetico dei mitocondri - DNA mitocondriale (mtDNA) - può portare a malattie come morbo di Alzheimer, Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica, malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Tale danno accelera anche il processo di invecchiamento. Tuttavia, le cellule di norma possono identificare tale danno e reagire.


Scienziati dell'Ospedale Universitario di Düsseldorf e della Heinrich-Heine University (HHU) di Düsseldorf - in collaborazione con l'Università di Colonia e il Center for Molecular Medicine Cologne - hanno scoperto un meccanismo che protegge e ripara i mitocondri. Il team di ricerca, guidato dal professor Pla-Martín dell'Istituto di biochimica e biologia molecolare I dell'HHU, ha identificato un sistema di riciclaggio specializzato, attivato dalle cellule quando identificano il danno al mtDNA.


Secondo lo studio pubblicato su Science Advances, questo meccanismo si basa su un complesso proteico noto come retromero e sui lisosomi - organelli cellulari contenenti enzimi digestivi. Questi compartimenti cellulari speciali si comportano come centri di riciclaggio, eliminando il materiale genetico danneggiato. Questo processo è uno dei meccanismi che impedisce l'accumulo di mtDNA difettoso, mantenendo così la salute cellulare e potenzialmente prevenendo le malattie.


"Abbiamo identificato un percorso cellulare finora sconosciuto, che è importante per la salute mitocondriale e quindi per le difese naturali delle nostre cellule", spiega il professor Pla-Martín. "Comprendendo questo meccanismo, possiamo spiegare come il danno mitocondriale può innescare malattie come Alzheimer e Parkinson. Ciò potrebbe a sua volta costituire la base per lo sviluppo di terapie preventive".


In collaborazione con la biologa cellulare dott.ssa Parisa Kakanj dell'Università di Colonia, che è anche membro del Cluster of Excellence Ceplas, il professor Pla-Martín è stato in grado di verificare ed estendere i risultati usando moscerini della frutta (Drosophila) come organismo modello.


La dott.ssa Kakanj ha dimostrato che quando si aumenta l'attività del complesso retromero, in particolare della proteina VPS35, il DNA mitocondriale danneggiato viene eliminato molto più rapidamente e la funzione mitocondriale migliora significativamente:

"Le Drosophila ci hanno permesso di confermare i risultati iniziali nelle cellule umane e dimostrare chiari miglioramenti nella salute mitocondriale. Ciò apre eccitanti possibilità di strategie terapeutiche per il trattamento delle malattie mitocondriali e delle condizioni legate all'età".

 

 

 


Fonte: Arne Claussen in Heinrich-Heine University Duesseldorf (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: P Kakanj, [+8], D Pla-Martín. Retromer promotes the lysosomal turnover of mtDNA. Science Advances, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)