Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Raggiungere gli anziani isolati è essenziale con il coronavirus: alcune cose da fare

Gli anziani hanno sempre bisogno di connessione sociale, ma ora più che mai. Il coronavirus porta con sé paure e incertezze senza precedenti. Gli anziani vulnerabili hanno bisogno di aiuto. Visto che gli incontri faccia a faccia sono scoraggiati, la nostra società deve sviluppare strategie creative per aiutarli a connettersi.


Come docenti dell'Università di Washington, che si trova vicino all'epicentro del focolaio coronavirus, studiamo l'invecchiamento e le preoccupazioni sanitarie degli anziani. C'è una serie di ragioni per cui sono più vulnerabili: gli over 65 hanno di solito più condizioni croniche rispetto ai giovani, un sistema immunitario invecchiato rende più difficile combattere malattie, infezioni e virus, i recuperi sono generalmente più lenti e più complicati.


Gli anziani - che magari vivono da soli, con reddito fisso, non guidano più, non hanno familiarità con i mezzi pubblici e hanno depressione non diagnosticata o mal gestita - potrebbero già essere isolati socialmente. Per milioni di loro, il COVID-19 può amplificare i problemi già esistenti. Con questo in mente, ecco alcuni modi per collegarsi in modo sicuro, durante questa crisi, con i familiari anziani, gli amici e i vicini di casa.

 

1. Aiuto per il supporto sociale

Contatta gli anziani vicini. Invia un messaggio di testo o una e-mail, telefona, o lascia una nota sulla loro porta di casa - qualunque cosa preferiscono. È sufficiente far loro sapere che stai pensando a loro, e chiedi se hanno bisogno di qualcosa. Se stai cucinando, fanne un po' di più e offri loro una porzione; mettila in un contenitore monouso, usa una salviettina disinfettante per pulire l'esterno del contenitore, e lascia una nota significativa.

 

2. Aiuto per cibo e cose essenziali

Dai negozi sono scomparse molte cose non deperibili, soprattutto disinfettanti per mani e carta igienica. Gli anziani rischiano, dopo un viaggio al negozio, di trovare scaffali in gran parte vuoti. Considera di fare acquisti per loro mentre fai i tuoi, o aiutali a organizzare una consegna a ripetizione programmata dal supermercato.

 

3. Aiuto per i farmaci

Anche in questo caso, potresti andare in farmacia tu stesso, o organizzare una consegna continua. Quest'ultima potrebbe forse richiedere una chiamata sia alla farmacia che alla loro assicurazione sanitaria. Alcuni degli anziani hanno difficoltà a ricordare di prendere i farmaci; puoi chiedere in farmacia di preconfezionare i farmaci in un contenitore che indica quelli della mattina e quelli della sera. Puoi anche chiamarli per ricordare loro di prendere i farmaci.

 

4. Aiuto per gli appuntamenti di assistenza sanitaria

La maggior parte delle cliniche offre ora appuntamenti via video o telefono. Al tempo del COVID-19, è un modo sicuro per fare la visita. Soprattutto se sei un familiare, o hai la procura per le decisioni mediche, potresti partecipare a questi appuntamenti. Se la persona anziana ha urgente bisogno di una valutazione di-persona, telefona prima per conto suo, riferisci i sintomi e chiedi istruzioni per i passi successivi.

 

5. Coinvolgi i nipoti

Con la scuola chiusa, per ora, i tuoi figli potrebbero aiutare un anziano a imparare qualcosa di nuovo sulla tecnologia di oggi, che si tratti di un computer portatile o di un telecomando TV. Oppure potrebbero inviare e-mail ai nonni o ai vicini di casa anziani per parlare di quello che stanno facendo, o chiedere loro di partecipare on-line a corsi, sinfonie o visite museali virtuali. Meglio di tutto: i tuoi figli potrebbero usare questo tempo per registrare po' di storia di famiglia.

 

6. Collegati con organizzazioni fidate

Fai volontariato da remoto per le organizzazioni locali che servono gli anziani. Molte di queste agenzie, già dimagrite, potrebbero preferire il sostegno finanziario. Molte offrono pasti agli anziani, e la maggior parte provvede alla consegna a domicilio durante la crisi del COVID-19. Considera di dare una mano con l'acquisto di carte carburanti prepagate per supportare chi guida.

 

7. Per i partner di cura della demenza

Se conosci qualcuno che si prende cura di un anziano con demenza, entra in contatto con lui. Molti di loro a volte usano un centro diurno, ma durante questa epidemia queste strutture non sono disponibili. Anche qualsiasi gruppo di supporto che normalmente frequentano potrebbero non essere attivo. La mancanza di servizi può aumentare il loro stress. Perciò aiutali a organizzare chiamate via telefono o videoconferenza con altri partner di cura della demenza per mettere a punto strategie sui modi per far fronte.

Inoltre, la musica è un potente mezzo per suscitare emozioni positive dagli anziani. Aiuta i nipoti o i vicini di casa a creare playlist che sono in risonanza con loro.

 

Queste idee sono solo un punto di partenza. Con in mano le raccomandazioni delle autorità sanitarie, impegnati in un dialogo con i tuoi familiari, amici e vicini di casa per creare il tuo piano d'azione. Attraverso la comunicazione e la collaborazione, possiamo ridurre l'isolamento sociale dei nostri anziani, contattandoli.

 

 

 


Fonte: Basia Belza, Anita Souza e Tatiana Sadak, docenti di invecchiamento e infermieristica della University of Washington

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.