Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Il cervello è davvero necessario?' E dove è registrata la memoria?

 

Secondo quanto scrive il biochimico britannico Donald R. Forsdyke in un nuovo documento apparso su Biological Theory, l'esistenza di persone che sembrano mancare della maggior parte del tessuto cerebrale mette in discussione alcuni dei "presupposti cari" alle neuroscienze.


Non ne sono così sicuro.


Forsdyke discute della malattia chiamata idrocefalo (=acqua nel cervello). Alcune persone che soffrono di questa condizione da bambini sono guariti grazie a un tempestivo trattamento.


E' sorprendente che in alcuni casi, questi post-idrocefalici risultano avere la struttura del cervello gravemente anomala: enormi sezioni del loro tessuto cerebrale sono mancanti, sostituite dal fluido.


Ancora più notevole è che in alcuni casi queste persone hanno un'intelligenza normale e non mostrano sintomi evidenti, nonostante il loro cervello sia principalmente acqua.


Nell'illustrazione di Forsdyke qui sotto il cervello adulto normale (a sinistra) è affiancato da due straordinari cervelli adulti post-idrocefalici. Gli spazi neri non sono altro che liquido cerebrospinale:

 'Il cervello è davvero necessario?'


Questo fenomeno è stato notato dal pediatra inglese John Lorber che non ha mai pubblicato le sue osservazioni su una rivista scientifica, anche se è stato realizzato su di loro un documentario. Tuttavia, il suo lavoro è stato notoriamente discusso in Scienze nel 1980 da Lewin in un articolo intitolato "Il tuo cervello è davvero necessario?". C'è stato un certo numero di altri casi più recenti pubblicati.


Forsdyke sostiene che questi casi rappresentano un problema per le neuroscienze tradizionali: se un cervello post-idrocefalo può memorizzare la stessa quantità di informazioni di un cervello normale, dice, allora "le dimensioni del cervello non sono scalabili con la quantità di informazioni", e dunque "sembrerebbe opportuno esaminare di nuovo i modi possibili in cui il nostro cervello può memorizzare le informazioni".


Considerando che, secondo la visione ortodossa, "le informazioni relative alla memoria a lungo termine sono trattenute all'interno del cervello in qualche forma chimica o fisica", Forsdyke dice che dobbiamo considerare la possibilità che la memoria sia immagazzinata "in qualche forma estremamente minuta, subatomica, ancora sconosciuta ai biochimici e ai fisiologi" o, forse, che viene immagazzinata "al di fuori del corpo-extracorporeo!".


Forsdyke fa riferimento a quest'ultima possibilità come 'cloud storage' (immagazzinamento sulla nuvola), suggerendo che forse "il cervello è come un recettore/trasmettitore di una qualche forma di onda/particella elettromagnetica ... naturalmente quando si parla di memoria extracorporea si entra nel campo della «mente» o «spirito» con relative implicazioni metafisiche".


Hmm. Non c'è dubbio che alcuni di questi cervelli sono molto suggestivi. Ma non credo che abbiamo ancora bisogno di mandare al macero i libri di testo.


Anche se gli enormi "buchi" in questi cervelli sembrano drammatici, la maggior parte della materia grigia della corteccia cerebrale, intorno alla parte esterna del cervello, sembra essere intatta e nel posto giusto; questo è visibile come 'corteccia' grigio scuro sotto il cranio. Ciò che sembra mancare è la sostanza bianca, l'insieme di vie nervose che collegano le varie parti della corteccia cerebrale l'una con l'altra, e con le altre aree del cervello.


Tuttavia, parte della sostanza bianca è ancora visibile come strato grigio chiaro che circonda i fori. La grande domanda è se questo strato di materia bianca è sufficiente a collegare la materia grigia e consentirgli di operare normalmente. Non sembra ce ne sia molta, ma d'altra parte, non sappiamo invero quanta materia bianca è strettamente necessaria.


Mi chiedo anche se la sostanza bianca possa essere più densa del normale, cioè le fibre sono state compresse tra loro a causa della pressione graduale esercitata dall'espansione degli spazi fluidi?


Nessuno sembra aver esaminato questa possibilità direttamente; anche se ci sono stati studi di scansione del cervello di questi post-idrocefalici adulti, non sono stati pubblicati studi dettagliati post-mortem del loro tessuto cerebrale, per quanto ne so. (Forsdyke non ne discute alcuno e non mi è stato possibile trovarne nelle mie ricerche.)


Per maggiori informazioni sulla neuroanatomia di questo problema, si veda John Hawks (discusso da Forsdyke).


Pertanto, a mio avviso, questi casi probabilmente non ci impongono di ripensare le neuroscienze, anche se sollevano la questione di quanta materia bianca è necessaria. Può essere che molta della nostra materia bianca sia ridondante [più dello stretto necessario], che sarebbe interessante, ma non su un livello metafisico. Sono comunque sorpreso che non sia stata fatta ricerca su questo problema.

 

 

 


Fonte: Discover Magazine (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Forsdyke, D. (2015). Wittgenstein’s Certainty is Uncertain: Brain Scans of Cured Hydrocephalics Challenge Cherished Assumptions. Biological Theory. DOI: 10.1007 / s13752-015-0219-x

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.