Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Riduzione del volume cerebrale? Grassi trans collegati all'Alzheimer

Gene Bowman, MDGene Bowman, MDPer anni, i medici hanno consigliato agli americani di non consumare grassi trans. Ma te ne tieni davvero lontano?

Che dire se i grassi trans provocassero l'Alzheimer? Tale domanda ha portato ad un'indagine dell'Oregon Health and Science University di Portland, guidata dal dottor Gene Bowman (foto).


"Siamo interessati a quello che potrebbe avere un ruolo nella prevenzione dell'Alzheimer" ha detto. "Ma siamo anche alla ricerca di quello che in realtà potrebbe causare la malattia".

 

Cervello grande in confronto a un cervello piccolo

Il Dr. Bowman e i suoi colleghi hanno studiato 104 anziani con un'età media di 87 anni. Hanno prelevato campioni di sangue che hanno rivelato quali nutrienti c'erano nel loro corpo; hanno somministrato test di pensiero e memoria e hanno eseguito scansioni MRI cerebrali. Gli scienziati hanno scoperto che quelli con alti livelli di grassi trans nel sangue avevano un cervello più piccolo.

Le dimensioni del cervello di una persona possono cambiare con l'invecchiamento. Il restringimento del cervello è uno dei tratti distintivi dell'Alzheimer. Un cervello più grande è considerato più sano. "Sappiamo che nell'Alzheimer il cervello si riduce ad un ritmo accelerato con la diffusione della malattia e della patologia a certe parti del cervello", ha spiegato il dottor Bowman. "Ma un cervello più grande con più tessuto cerebrale potrebbe essere una riserva per gestire meglio quella patologia", ha aggiunto.

Oltre a un cervello più piccolo, le persone che mangiavano più grassi trans hanno ottenuto anche punteggi più bassi nei test di pensiero e memoria.

 

Una parola all'uomo saggio

Quindi, sulla base dei risultati di questo studio, l'eliminazione dei grassi trans dalla dieta potrebbe migliorare la salute generale del cervello. Ma questo è più facile da dire che da fare, secondo il dottor Bowman. "I grassi trans sono dappertutto", ha detto, sorridendo. I cibi fritti, quelli fast food, il grasso vegetale e la margarina sono pieni di grassi trans, come pure gli alimenti confezionati, come biscotti, cracker e patatine.

Per essere sicuri di non mangiare qualcosa fatto con i grassi trans, basta leggere la lista degli ingredienti sulla confezione: se appare la parola "idrogenati", meglio rimerrerlo sullo scaffale [del negozio]. I grassi trans sono olii che sono stati infusi con idrogeno per prolungare la vita nello scaffale, tra le altre cose. E' difficile sbagliare presumendo che i cibi che rimangono "freschi" per settimane e mesi contengono grassi trans.

 

Ingannare i consumatori

Fare attenzione a non cadere preda di un trucco dell'industria alimentare. Non credere a tutte le indicazioni sulla parte anteriore del pacchetto, che dichiarano che un alimento non ha grassi trans. C'è davvero solo un modo per saperlo con certezza. Controllare l'elenco degli ingredienti se c'è la parola "idrogenati". A volte le dichiarazioni davanti dicono "no grassi trans", quando in realtà l'alimento li contiene. Questo perché le istituzioni permettono a un produttore di alimenti di dichiarare che un alimento è "senza grassi trans", anche se contiene fino a mezzo grammo di grassi trans per porzione.

I produttori alimentari si conformano a questo standard, dichiarando che piccole porzioni hanno un po' meno di mezzo grammo di grassi trans. Ma ciò che spesso accade è che quelle porzioni sono molto piccole, e la persona media mangia molte porzioni in un solo pranzo e consuma quindi molti grassi trans. Quindi, secondo lo studio, le persone che mangiano molti grassi trans hanno punteggi più bassi nei test e un cervello più piccolo.

 

Vitamine e olio di pesce

Sul rovescio della medaglia, le persone che avevano il cervello più grande e i più alti punteggi nei test avevano il sangue con alti livelli di vitamine B, C, D ed E e anche acidi grassi Omega-3o di pesce. "Quindi è una combinazione di stare lontano da quello che fa male e prendere solo quello che fa bene. Se si fa solo una delle azioni, si potrebbe mancare di ottenere l'effetto positivo", ha detto il dottor Bowman. Per anni, i medici hanno raccomandato di mangiare alimenti che contengono vitamine B, C, D, E e Omega-3, mentre allo stesso tempo hanno detto di stare lontani dai grassi trans. E' stata presentata come una dieta per un cuore sano.

Come si vede, gli alimenti che aiutano o danneggiano il cervello hanno lo stesso effetto sul cuore. Il cardiologo Deepak Talreja, medico di Cardiovascular Associates di Virginia Beach in Virginia, dice ai suoi pazienti che scelte le alimentari quotidiane possono letteralmente fare la differenza tra la vita e la morte. "I grassi trans sono probabilmente una delle cose più pericolose che possiamo consumare, negli alimenti di uso quotidiano, che non hanno restrizioni sul consumo", ha avvertito. I grassi trans ostruiscono le arterie e raddoppiano il rischio di un attacco di cuore e contribuiscono a ictus, malattie vascolari e anche al diabete.

Dall'altra parte, frutta e verdura ricche di vitamine e l'Omega-3 riducono il rischio di malattie cardiache. Il Dr. Talreja raccomanda inoltre di prendere integratori di olio di pesce ogni giorno, in quantità tale da assumere 1 o 2 grammi di grassi EPA e DHA. Questo tipo di prevenzione, egli crede, farà risparmiare tempo e denaro.

"Ci sono molte semplici cose che possiamo fare che migliorare la salute in tutta la nazione, che aiuterebbe l'economia della sanità", ha spiegato. "Se i pazienti non si ammalano, in primo luogo, costerebbe molto meno prendersi cura di loro e avremmo tutti una migliore qualità di vita", ha detto Talreja. "Questo è un argomento che in realtà non ottiene abbastanza attenzione, assolutamente".

Quindi che si pensi al cuore o al cervello, la ricetta è la stessa: dire di no ai grassi trans e puntare invece sulle vitamine e sull'olio di pesce.

Il video originale delle interviste (in Ingelese):

 

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Pubblicato da Lorie Johnson in CBN News il 24 Marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)