Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dana Territo: Come adattarsi al declino cognitivo dei propri cari e migliorare la qualità della vita

Cos'è il funzionamento adattivo?

brain training games Image by Freepik

'Funzionamento adattivo' descrive essenzialmente quanto qualcuno può svolgere attività quotidiane e gestire le interazioni sociali rispetto alla sua età e alle sue aspettative culturali. Queste abilità sono cruciali per l'indipendenza e soddisfare le esigenze quotidiane. Nel contesto del morbo di Alzheimer (MA), il funzionamento adattivo si riferisce a quanto la persona con MA riesce a navigare tra le esigenze del proprio ambiente e gestire la sua vita quotidiana, che include comunicazione, compiti di base e abilità sociali.


I deficit nel funzionamento adattivo negli individui con MA includono il calo del funzionamento intellettuale come ragionamento, risoluzione dei problemi, pianificazione, pensiero astratto, giudizio, apprendimento e comprensione pratica. Queste abilità adattive sono in genere misurate dai test di intelligenza. Man mano che la malattia avanza, le persone colpite possono incontrare difficoltà con queste abilità, determinando la necessità di supporto e adattamento nelle loro routine quotidiane. Tuttavia, nonostante gli ostacoli, gli individui colpiti possono far fronte al declino cognitivo in molti modi.

  • I caregiver possono stabilire strutture e routine che consentono alla persona cara di mantenere un senso di sicurezza e prevedibilità. Possono anche fornire sistemi di supporto per dare assistenza nelle attività della vita quotidiana e in altri compiti.

  • Dispositivi assistivi di vita e/o attrezzature adattive possono aiutare le persone colpite a mantenere un certo grado di indipendenza e gestire compiti. Ad esempio, durante i pasti potrebbero essere date posate e stoviglie speciali per incoraggiare a mangiare e superare il declino nutrizionale.

  • Alcuni studi suggeriscono che l'allenamento cognitivo può migliorare specifiche funzioni cognitive, come la memoria di lavoro. Mantenere attivo l'individuo con le attività che gradisce stimola il suo cervello. Enigmistica, puzzle, musica, giochi cerebrali ed esercitazioni sono tutti esempi che aiuterebbero a migliorare specifiche funzioni cognitive.

  • Cambiamenti e modifiche all'ambiente domestico, come riorganizzare la disposizione dei mobili per liberare i percorsi e installare dispositivi di sicurezza, possono aiutare a ridurre i rischi di sicurezza. Mascherare le porte in modo che non assomiglino ad uscite, appendere tende per evitare i bagliori nella stanza, rimuovere i tappeti e mettere blocchi in alto sulla porta sono alcuni modi per rendere l'ambiente sicuro e non minaccioso.

  • Invece che su ciò che la malattia sta provocando, concentrati su ciò che l'individuo può fare, come interessi speciali, hobby o musica. Dagli attività individuali consapevoli e mirate da svolgere. Progetti stagionali di dipingere legno sverniciato, cantare insieme canzoni che conosce o resuscitare vecchi hobby dell'individuo sono solo alcuni esempi di concentrarsi su ciò che l'individuo può fare per portare gioia e qualità di vita.

  • L'interazione sociale fa parte del funzionamento adattivo e dovrebbe essere promossa e incoraggiata. Questo aiuta a ridurre l'ansia e la solitudine e costruisce autostima e fiducia nell'individuo. Incontrarsi spesso con familiari e amici è un buon antidoto all'isolamento e migliora la qualità della vita.


Sebbene la malattia abbia un impatto su vari aspetti della vita quotidiana, gli individui possono comunque adattarsi e compensare il declino cognitivo attraverso varie strategie e supporti. Comprendendo le sfide e le opportunità legate al funzionamento adattivo, i caregiver e i sistemi di supporto possono aiutare le persone a mantenere il più possibile l'indipendenza e la qualità della vita.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)