Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Aiutatemi a liberarmi dell'Alzheimer, adesso

Mi sono profondamente commossa quando Julianne Moore ha vinto l'Oscar per «Still Alice», un film di cui sono orgogliosa e che ho avuto il privilegio di essere stata produttore esecutivo.


Julianne interpreta in modo straziante una brillante professoressa universitaria di 50 anni che perde il cervello e se stessa nell'Alzheimer ad esordio precoce.


Questo è un grande momento per Julianne, e un grande momento per tutti noi che abbiamo cercato di focalizzare l'attenzione del pubblico su questa malattia sconcertante.


Assistere al progredire dell'Alzheimer sul grande schermo è terrificante come lo è nella vita reale. Lo so perché sono una figlia dell'Alzheimer. La mente di mio padre Sargent Shriver è sempre stata uno strumento finemente sintonizzato, che lasciava la gente a bocca aperta e ispirata.


Ma, con la mia famiglia, ho visto l'Alzheimer cancellare quel cervello, lentamente, inesorabilmente, completamente. E' stato anche terrificante, perché a quel tempo la malattia era circondata da vergogna e silenzio.


L'Alzheimer porta ancora lo stigma dell'ignoto, anche se oggi più di 5 milioni di americani ce l'hanno. E' così: ogni 67 secondi uno di noi sviluppa l'Alzheimer. Le donne di 60 anni hanno una probabilità di sviluppare l'Alzheimer che è circa il doppio di quella per il cancro al seno.


Con 10.000 baby boomer che ogni giorno compiono 65 anni, ci saranno 13,5 milioni di americani con Alzheimer entro il 2050. E molte persone non capiscono che l'Alzheimer non è una parte naturale dell'invecchiamento. L'Alzheimer è una malattia che uccide.


La verità è che siamo nel bel mezzo di una epidemia, ma noi come nazione lo stiamo ancora negando. L'Oscar per «Still Alice» fa risplendere sull'Alzheimer la luce più brillante vista finora, ma la luce non è ancora sufficiente. L'attenzione non è abbastanza. E' il momento di fare sul serio. L'Alzheimer sta esercitando un forte impatto sulle famiglie americane - sulla nostra salute, sulle nostre finanze, e sul nostro futuro. E le donne ne sono colpite in modo sproporzionato.


Perché le donne? Già nel 2010, quando abbiamo pubblicato "Il Rapporto Shriver: una nazione di donne si accolla l'Alzheimer", abbiamo dato la notizia che le donne sono più della metà dei soggetti con diagnosi di Alzheimer e quasi due terzi dei caregiver non retribuiti. Ora questi numeri sono di gran lunga peggiorati.


Oggi quasi due terzi di quelli con Alzheimer sono donne, vale a dire più di 3,2 milioni di donne. E le donne sono oltre il 70 per cento dei caregiver di Alzheimer, e devono ridurre il proprio carico di lavoro, o addirittura abbandonarlo del tutto, per prendersi cura dei propri cari.


Le donne sono l'epicentro di questa crisi, che è il motivo per cui credo che le donne devono anche essere la soluzione. Così la scorsa settimana, in collaborazione con l'Alzheimer's Association e con tante donne ispiratrici che già lavorano in prima linea per la lotta contro questa malattia, abbiamo lanciato il Wipe Out Alzheimer's Challenge [Sfida Spazzare Via l'Alzheimer], una campagna su più fronti alimentata dal cervello delle donne.


La nostra missione è arruolare le donne di tutte le età e istruirle, impegnarle e legittimarle ad avviare il cambiamento. Le donne di tutto il paese escono e alzano il livello d'allarme, sensibilizzano, alzano la posta in gioco, e raccolgono milioni di dollari per finanziare una ricerca seria sul cervello delle donne.


E c'è così tanta ricerca da fare e tante domande a cui rispondere. Perché l'incidenza del morbo è più elevata nelle donne? Nessuno lo sa. E perché le donne di 60 anni hanno molta più probabilità di essere colpite dall'Alzheimer che dal cancro al seno? Nessuno lo sa. Qual è il ruolo esatto degli estrogeni? Non lo sappiamo. C'è una connessione tra Alzheimer e depressione e diabete? E la genetica? Cosa si può fare a 20 anni, più o meno quando la malattia inizia a svilupparsi, prima che una donna diventi sintomatica? Qual è l'impatto della dieta, dello stress, dell'esercizio fisico, del sonno e della condizione cardiovascolare?


E' tempo di scoprirlo.


Dobbiamo finanziare questa ricerca, perché per qualche motivo non è una priorità per il governo. Nel 2015, Washington spenderà una cifra stimata di 6 miliardi di dollari in ricerca sul cancro e 3 miliardi di dollari per la ricerca sull'HIV/AIDS, ma solo 586 milioni di dollari sull'Alzheimer. Eppure, questa malattia sta costando al nostro governo federale 226 miliardi di dollari ogni anno. Io non capisco, ma non voglio aspettare di più.


Ecco dove arriva Wipe Out Alzheimer's. Stiamo chiedendo alle donne di mettere insieme le proprie capacità cerebrali nelle loro comunità e formare gruppi che escono e fanno un po' di raccolta muscolare di fondi. Ma è altrettanto importante che queste capacità cerebrali si riuniscano per discutere e diffondere le informazioni su cosa è, e cosa non è, la malattia.


Quali sono i segnali di pericolo da cercare in noi stessi e nei nostri genitori? Qual è la differenza tra dimenticanza normale, demenza, e Alzheimer? I giochi mentali o la meditazione possono rallentare il declino cognitivo? Gli integratori alimentari aiutano?


I gruppi locali di attivisti potranno anche conoscere il costo altamente devastante dell'Alzheimer, come né Medicare né l'Affordable Care Act coprano l'assistenza a lungo termine, e le case di cura private costino in media più di 80 mila dollari all'anno.


Dovranno uscire per aiutare e incoraggiare le donne i cui cari hanno il morbo. Saranno politicamente impegnate e incoraggeranno i candidati politici che sostengono un aumento dei finanziamenti per la ricerca di Alzheimer. Spingeranno i propri medici a informarsi meglio sulla salute cognitiva.


E' tempo che la narrazione intorno all'Alzheimer cambi. Mi ricordo quando una diagnosi di HIV-AIDS era una sentenza di morte, il cancro era una parola sporca e la prognosi era sempre spietata. Ma gli attivisti di AIDS e di cancro stanno aiutando a cambiare queste malattie da terrificanti a curabili, da senza speranza a piene di speranza.


Vogliamo fare lo stesso con l'Alzheimer. Vogliamo capirlo, impedirlo, trattarlo e batterlo. Wipe Out Alzheimer's è creare una comunità globale di donne attiviste, agitatrici e agenti di cambiamento per fare proprio questo.


Siamo abituati a pensare che la misteriosa malattia chiamata Morbo di Alzheimer colpisca solo persone di 80 e 90 anni. «Still Alice» ci dimostra semplicemente che non è vero. La corsa per l'Oscar può essere finita, ma la gara per spazzare via l'Alzheimer è in corso.

 

 

 

 

 


Fonte: Maria Shriver in Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 
 

Notizie da non perdere

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.