Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Causa dell'Alzheimer di oggi può diventare nanomateriale di domani

L'amiloide provoca malattie del cervello come l'Alzheimer, il Parkinson e la malattia di Creutzfeldt-Jakob. È anche una sostanza dura e rigida come l'acciaio.


Una ricerca della Chalmers University of Technology dimostra che la proteina amiloide è dotata di caratteristiche uniche che possono portare allo sviluppo di nuovi materiali compositi per nano-processori e per la memorizzazione dei dati di domani e anche per rendere gli oggetti invisibili.


Piotr Hanczyc, dottorando del dipartimento di chimica e ingegneria biologica, illustra in un articolo su Nature Photonics, che l'amiloide, un aggregato di proteine denso, che causa malattie del cervello come l'Alzheimer e il Parkinson, ha delle caratteristiche uniche. A differenza delle proteine che funzionano regolarmente, l'amiloide reagisce all'irraggiamento con laser a fotone. Questo laser può in futuro essere utilizzato per rilevare l'amiloide all'interno di un cervello umano, una scoperta che è di per sé un passo in avanti.


"Ma è anche possibile creare questi aggregati in modo artificiale in laboratorio e ottenere caratteristiche uniche combinandoli con altri materiali"
, dice Piotr Hanczyc. Gli aggregati amiloidi sono duri e rigidi come l'acciaio; la differenza è che l'acciaio è molto più pesante e ha le proprietà del materiale definite, mentre l'amiloide può essere adattato per lo scopo desiderato. Collegando le molecole di un materiale all'amiloide denso, le sue caratteristiche cambiano. Questo è noto da più di dieci anni ed è già usato dagli scienziati. "Ciò che non è noto è che gli amiloidi reagiscono all'irradiazione multi-fotone e questo apre nuove possibilità di cambiare anche la natura del materiale attaccato all'amiloide", dice Piotr Hanczyc.


L'amiloide ha la forma di dischi, accatastati densamente uno sull'altro. Quando un materiale viene fuso con questi dischi, le sue molecole finiscono per diventare così dense e regolari da comunicare e scambiare informazioni. Questo significa avere delle possibilità completamente nuove per cambiare le caratteristiche di un materiale. I test multi-fotone sui materiali legati all'amiloide sono ancora da eseguire, ma Piotr vede un'opportunità per la Chalmers di collaborare con ricercatori di scienza dei materiali interessati per esempio nella tecnologia delle celle solari.


E, anche se può essere ancora fantascienza, ritiene che un giorno gli scienziati potranno usare le proprietà del materiale delle fibrille amiloidi nella ricerca dei metamateriali invisibili. "La capacità di un oggetto di riflettere la luce potrebbe essere modificata in modo che si rifletta ciò che è dietro ad esso, invece dell'oggetto stesso, cambiando in linea di principio l'indice di rifrazione della luce, un po' come quando la luce colpisce la superficie dell'acqua", afferma Piotr Hanczyc.

 

 

 

 

 


Fonte: Chalmers University of Technology.

Riferimenti: Piotr Hanczyc, Marek Samoc, Bengt Norden. Multiphoton absorption in amyloid protein fibres. Nature Photonics, 2013; 7 (12): 969 DOI: 10.1038/nphoton.2013.282

Pubblicato da Mats Tiborn in chalmers.se (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)