Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cenni di benefici da un farmaco per Alzheimer [studio]

Eli Lilly headquartersIl solanezumab, farmaco biologico innovativo che punta la placca amiloide, non è riuscito a dimostrare benefici nel trattamento dell'Alzheimer, ma un timido segnale di efficacia in un sottogruppo di pazienti può dare nuova vita al farmaco.

Il produttore di medicinali Eli Lilly ha riconosciuto in una conferenza stampa che il declino cognitivo non rallenta come sperato nell'Alzheimer lieve-moderato negli studi EXPEDITION 1 e 2, ribadendo i risultati annunciati nel mese di Agosto.


Tuttavia, una seconda analisi dei risultati degli studi combinati mette l'accento sul declino cognitivo inferiore del 34% nei pazienti con Alzheimer lieve rispetto al placebo a 80 settimane, un risultato che Eric Siemers, MD, direttore medico senior dell'azienda, definisce "clinicamente significativo".


Una analisi indipendente dei dati grezzi da parte di un consorzio accademico ha ottenuto risultati simili a quelli riportati all'inizio della giornata al meeting dell'American Neurological Association a Boston. Inoltre, il beneficio è apparso crescere nel tempo fino alla fine degli esperimenti, a differenza di quanto si è visto con i trattamenti attuali di Alzheimer. "Sulla base dei dati in nostro possesso, si comporta in modo molto simile a ciò che le persone hanno descritto con termini ipotetici in passato per come deve essere una terapia modificante la malattia", ha detto Siemers ai giornalisti.


Nessun farmaco ha ancora dimostrato di influenzare il corso dell'Alzheimer. Quindi, i risultati del solanezumab sono incoraggianti, secondo Rachelle Doody, MD, PhD, del Baylor College of Medicine di Houston, che ha presentato i risultati delle analisi sullo studio, del consorzio Alzheimer's Disease Cooperative Study in occasione della conferenza. "La ricerca sull'Alzheimer è stata estremamente impegnativa", ha sottolineato in un comunicato stampa. "Questi risultati rappresentano un passo importante per la comunità medica, accademica e scientifica per capire l'amiloide nel cervello come bersaglio di terapie per l'AD".


L'ipotesi amiloide sostiene che le placche beta-amiloidi che si accumulano nel cervello causano neurodegenerazione e declino funzionale. Con il fallimento di un secondo anticorpo monoclonale anti-amiloide (bapineuzumab), nell'Alzheimer lieve-moderato in due recenti studi di fase III e di altri agenti sperimentali che inibiscono la produzione di beta-amiloide, molti hanno iniziato a dubitare di quel meccanismo o a pensare che può essere troppo tardi per intervenire quando la malattia è sintomatica.


Infatti, non c'era alcun segnale di beneficio in un qualsiasi sintomo della malattia moderata nelle prove sul solanezumab, ha sottolineato Siemers. Ma nella fase lieve della malattia si comporta in modo diverso e sembra essere reattivo, ha detto.  "I nostri risultati sono così promettenti che forse non c'è bisogno di iniziare così presto". Per i casi lievi, il primo esperimento Expedition ha mostrato un vantaggio significativo sia sulle sottoscale cognitive dell'Alzheimer's Disease Assessment Scale (ADAS) usate, sia sul Mini Mental State Exam (MMSE).


Anche se il primo stadio di verifica (endpoint primario) nel secondo studio è stato cambiato per puntare agli effetti cognitivi nella malattia lieve, non ha mostrato alcun beneficio significativo rispetto al solanezumab da questo punto di vista (P = 0,120). I due terzi dei pazienti con malattia di lieve negli EXPEDITION 1 e 2 sono stati raggruppati a causa del disegno simile dello studio per l'analisi della Lilly, nel tentativo di affrontare la perdita di potenza statistica implicita nell'esaminare solo il sottogruppo.


I risultati aggregati hanno mostrato non solo un beneficio cognitivo significativo per ciascuna misura con l'anticorpo monoclonale rispetto al placebo a 80 settimane, ma anche un declino funzionale più basso del 18% nelle attività chiave della vita quotidiana (P = 0.045), anche se manca di significato per le attività complessive della vita quotidiana (P = 0,057). La differenza tra i gruppi cresce di 1,3 punti ogni anno sulla sottoscala cognitiva ADAS di 14 domande e di 1 punto all'anno sulla scala delle attività di vita quotidiana. Gli effetti non sembrano essere influenzati dallo stato di rischio genetico ApoE4.


Il solanezumab ha mostrato un effetto sulla placca amiloide ma senza un impatto sulla patologia cellulare dell'Alzheimer nell'analisi di biomarcatori. Il profilo degli eventi avversi del farmaco sembra abbastanza buono, le uniche differenze significative negli eventi per classi di organi in effetti favorisce il solanezumab rispetto al placebo. Le reazioni immunitarie e di infusione non sembrano un problema. Gli eventi cardiaci al trattamento emersi erano numericamente più comuni con il biologico, ma non c'è alcun meccanismo chiaro di come differiscono le patofisiologie. "Il profilo di sicurezza é ragionevole per i pazienti con Alzheimer lieve", ha osservato Siemers.


La società ha dichiarato che presenterà i dati alle autorità di regolamentazione negli Stati Uniti e altrove, ma non ha comunicato se sono stati pianificati ulteriori studi per l'Alzheimer lieve o per l'ambiente prodromico. "Non stiamo certamente togliendo alcuna opzione dal tavolo", ha detto in conferenza stampa Dave Ricks, vice presidente senior di Lilly Bio-Medicines. "I dati dovranno parlare da soli".

 

Entrambi gli studi sono stati sponsorizzati dalla Lilly. Siemers e Ricks sono dipendenti della società.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Crystal_PhendPubblicato da Crystal Phend in MedPage Today il 8 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)