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BMI1: un gene promettente per proteggere dall'Alzheimer

accumulation of G4 structures in Alzheimer neurons and healthy neuronNeuroni sani (a sinistra) e neuroni di Alzheimer (a destra): in verde, l'accumulo di strutture G4 nei neuroni di Alzheimer.

Al Centro Ricerca dell'ospedale Maisonneuve-Rosemont (Canada) è stato fatto un altro passo per capire il morbo di Alzheimer (MA).


Il biologo molecolare Gilbert Bernier, professore di neuroscienze alla Université de Montréal, ha scoperto una nuova funzione del gene BMI1, noto per inibire l'invecchiamento del cervello. I risultati del suo lavoro sono stati appena pubblicati su Nature Communications.


Nel suo laboratorio, Bernier è riuscito a stabilire che è necessario il BMI1 per impedire al DNA dei neuroni di disorganizzarsi in un modo particolare chiamato 'strutture G4', un fenomeno che si verifica nel cervello delle persone con MA, ma non negli anziani sani.


Perciò il BMI1 protegge dal MA impedendo, tra le altre cose, la formazione eccessiva di G4 che interrompono il funzionamento dei neuroni.


"Questa scoperta aumenta la nostra conoscenza dei meccanismi fondamentali che portano al MA", ha detto Bernier. "Non c'è ancora una cura per questa malattia, che ora colpisce quasi un milione di canadesi. Qualsiasi progresso nel campo porta speranza a tutte queste persone e alle loro famiglie".


Negli articoli precedenti pubblicati nelle riviste Cell Reports e Scientific Reports, Bernier aveva dimostrato che l'espressione del gene BMI1 è particolarmente ridotta nel cervello delle persone con MA. Ha anche dimostrato che la disattivazione del BMI1 nei neuroni umani coltivati ​​o nei topi era sufficiente per riepilogare tutti i marcatori patologici associati al MA.

 

 

 


Fonte: University of Montreal (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Roy Hanna, Anthony Flamier, Andrea Barabino, Gilbert Bernier. G-quadruplexes originating from evolutionary conserved L1 elements interfere with neuronal gene expression in Alzheimer’s disease. Nature Communications, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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