Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Più proteine vegetali e meno carne rossa riducono morti precoci da demenza delle donne

Mangiare più proteine vegetali e meno carne rossa può abbassare il rischio delle donne di morire per demenza, malattie cardiache e altre cause, secondo una nuova ricerca.


Lo studio, pubblicato il 24 febbraio sul Journal of the American Heart Association, ha trovato che le donne postmenopausa, che hanno ottenuto più proteine ​​dalle piante come tofu, noci, fagioli e piselli, avevano meno probabilità di sviluppare malattie cardiache o di morire prematuramente per qualsiasi causa, rispetto alle donne che mangiavano meno di questi cibi. E, più nello specifico, sostituire carne rossa, uova o latticini con le noci le ha aiutate anche a vivere più a lungo.


I risultati significano che le linee guida future sulla dieta dovrebbero considerare il tipo di proteine ​​che sono più sane, ha dichiarato in un comunicato stampa l'autore senior dello studio, il dott. Wei Bao, assistente professore di epidemiologia all'Università dello Iowa:

"Le attuali linee guida dietetiche si concentrano principalmente sulla quantità totale di proteine ​​e le nostre scoperte dimostrano che potrebbero esserci diverse influenze sulla salute dai diversi tipi di cibi proteici".


I ricercatori hanno analizzato l'alimentazione di oltre 100.000 donne dello studio nazionale Women's Health Initiative che avevano da 50 a 79 anni di età. Le donne sono state seguite per un massimo di 25 anni per vedere come l'alimentazione influenzava la loro salute a lungo termine.


Rispetto alle donne che hanno mangiato la quantità minore di proteine ​​vegetali, quelle che ne hanno mangiato di più nel  complesso avevano un rischio inferiore del 21% di morte per demenza, del 12% in meno di morte per malattia cardiaca e inferiore del 9% di morte per tutte le altre cause.


Mentre mangiare più pollo (rispetto a meno) ha abbassato il rischio di morire di demenza del 15%, coloro che hanno mangiato più carne rossa elaborata avevano un rischio più alto del 20% di morire di demenza rispetto a coloro che ne hanno mangiato il minimo.


Anche mangiare carne rossa non trasformata e latticini ha alzato il rischio di morire di malattia cardiovascolare: quelle che hanno mangiato più carne avevano il 12% in più di probabilità di morire e coloro che hanno mangiato più prodotti lattiero-caseari avevano l'11% di probabilità in più.


Mangiare molte uova ha prodotto risultati misti nella salute a lungo termine: le donne che hanno mangiato più uova avevano il 24% in più di probabilità di morire di malattia cardiovascolare e il 10% in più di probabilità di morire di cancro. Tuttavia, avevano una probabilità inferiore del 14% per morire di demenza.


I ricercatori hanno osservato che le proteine ​​non vengono assunte isolate, quindi i risultati dovrebbero essere considerati con altri fattori, come gli altri alimenti con cui sono serviti e come sono preparati. Secondo Bao:

"Non è chiaro nel nostro studio perché le uova erano associate a un rischio più elevato di morte cardiovascolare e per cancro. Potrebbe essere correlato al modo in cui le persone cucinano e mangiano le uova. Le uova possono essere preparate in diversi modi o combinate con altri cibi.

"Negli Stati Uniti, la gente di solito mangia uova sotto forma di uova fritte e spesso con altri cibi come la pancetta. Sebbene nell'analisi abbiamo tenuto conto con attenzione di molti potenziali fattori confondenti, è comunque difficile distinguere se le uova, altri cibi solitamente consumati con le uova, o anche fattori non dietetici relativi al consumo di uova possono portare all'aumento del rischio di morte cardiovascolare e di cancro".

 

 

 


Fonte: American Heart Association (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yangbo Sun, Buyun Liu, Linda Snetselaar, Robert Wallace, Aladdin Shadyab, Candyce Kroenke, Bernhard Haring, Barbara Howard, James Shikany, Carolina Valdiviezo, Wei Bao. Association of Major Dietary Protein Sources With All‐Cause and Cause‐Specific Mortality: Prospective Cohort Study. Journal of the American Heart Association, 24 Feb 2021, DOI

Copyright:
Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)