Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Genetica delle malattie: le mutazioni possono avere effetti sia negativi che positivi

Dal morbo di Alzheimer all'obesità, la vita può cambiare drasticamente se scopri di avere il rischio genetico di una malattia. Ora, un nuovo studio del Centro Australiano per la Medicina di Precisione della University of South Australia sfida queste predisposizioni, mostrando che alcuni dei geni tradizionalmente etichettati come ‘cattivi’ non sempre sono quello che sembrano.


Esaminando le tre varianti principali (ε4, ε3, e ε2) del gene apolipoproteina E (APOE), coinvolto nel metabolismo dei grassi nel corpo, i ricercatori hanno scoperto che sia la variante tipicamente 'cattiva' (APOE ε4), che quella 'buona' (APOE ε2), possono aumentare o diminuire il rischio di malattia.


Nel complesso, la ricerca ha rivelato le associazioni dell'APOE con ben 18 malattie diverse. La prima autrice dott.ssa Amanda Lumsden, ricercatrice e genetista della UniSA, dice che i risultati forniscono informazioni preziose su come il gene APOE impatta  sulla salute e sulla malattia:

“L'APOE-ε4 è notoriamente il più grande fattore di rischio genetico per il morbo di Alzheimer (MA) ad esordio tardivo, ed è inoltre collegato al rischio di malattie cardiovascolari.

“Eppure, nonostante la sua reputazione, la nostra ricerca dimostra che ha anche capacità di proteggere da una serie di malattie, tra cui l'obesità, il diabete di tipo 2, l'ostruzione cronica delle vie aeree e le malattie del fegato.

“Al contrario, abbiamo trovato che la variante più rara del gene, l'APOE ε2, spesso considerata protettiva e benefica per la salute, può aumentare il rischio di diverse condizioni compresa la malattia vascolare periferica, le ulcere dello stomaco, le malattie della cervice e le borsiti”.


Lo studio ha valutato i rischi associati all'APOE in una gamma di oltre 950 malattie, usando le informazioni di 337.484 partecipanti alla UK Biobank. Per supportare le associazioni all'APOE, nella stessa popolazione sono state usate anche scansioni del cervello, biochimica del sangue, misurazioni del corpo e biomarcatori della funzione polmonare.


L'autrice senior Elina Hyppönen, prof.ssa della UniSA, epidemiologa genetica di fama mondiale e Senior Principal Research Fellow del SAHMRI, dice che lo studio dà speranza alle persone che possono essere portatrici di un genotipo che è stato classificato come ‘dannoso’:

“La consapevolezza di una suscettibilità genetica può causare notevole disagio, soprattutto se c'è poco che si può fare per prevenire quella malattia. Qui, dimostriamo che la stessa variante che provoca danni rispetto ad alcune malattie, può essere utile in altri aspetti della salute, quindi i tuoi geni non sono tutti negativi o positivi.

“Certo, può essere utile capire le nostre vulnerabilità genetiche, perché ci può motivare a fare cambiamenti positivi nello stile di vita, per ridurre il rischio. Questo è vero per molte malattie. Nel nostro precedente lavoro, abbiamo dimostrato che con uno stile di vita sano è possibile contribuire a ridurre il rischio di demenza, anche quando una persona ha un rischio genetico elevato.

“Così, nonostante ciò che i tuoi geni dicono delle predisposizioni alle malattie, ci sono altri modi per aiutarti a rimanere in buona salute e a neutralizzare i rischi”.

 

 

 


Fonte: University of South Australia (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Amanda Lumsden, Anwar Mulugeta, Ang Zhou, Elina Hyppönen. Apolipoprotein E (APOE) genotype-associated disease risks: a phenome-wide, registry-based, case-control study utilising the UK Biobank. eBioMedicine, 17 Aug 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.