Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Super-Ager resistono all'accumulo di Tau/Amiloide e mantengono alta la funzione cognitiva

Tau blue and amyloid orange distribution patternsSchemi di distribuzione della tau (blu) e dell'amiloide (arancione) per super-ager, anziani normali (normal-ager) e pazienti MCI. (Fonte: Merle C. Hoenig)

Una ricerca presentata all'incontro annuale 2020 della Società di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare (SNMMI) ha scoperto che i super-ager, gli individui le cui competenze cognitive sono al di sopra della norma anche in età avanzata, hanno una maggiore resistenza alle proteine ​​tau e amiloide.


Un'analisi delle scansioni con tomografia ad emissione di positroni (PET) ha dimostrato che, rispetto ai normal-ager e a quelli con lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment), i super-ager hanno un onere minore di patologie tau e amiloide associate alla neurodegenerazione, che probabilmente permette loro di mantenere le prestazioni cognitive.


“La nostra cognizione riflette chi siamo come individui. Con l'avanzare dell'età, la maggior parte di noi perde po' di quella capacità“, ha detto il presidente del Comitato del Programma Scientifico dell'SNMMI, Umar Mahmood MD/PhD. “L'immagine che illustra questa situazione (in alto) ci fornisce un'idea di come possiamo usare questi biomarcatori di scansione PET per comprendere i comportamenti e le terapie che possono permettere a più individui tra noi di invecchiare meglio e mantenere una parte maggiore delle capacità cognitive mentre invecchiamo”.


“Il fenomeno del super-invecchiamento suggerisce che gli individui ad alto funzionamento cognitivo hanno meccanismi straordinari che resistono ai processi di invecchiamento del cervello e alle neurodegenerazioni”, ha detto la dott.ssa Merle Hoenig, del Centro di Ricerca Juelich & dell'University Hospital di Colonia, in Germania.


Sono state raccolte alcune informazioni sulla patologia amiloide nei super-ager, ma non ci sono prove in vivo sulla patologia tau a causa della mancanza di tecniche di scansione disponibili per quest'ultima.


“Sappiamo che la patologia tau è associata più strettamente della patologia amiloide al declino cognitivo”
, ha continuato la Hoenig, “e quindi la resistenza, in particolare contro la patologia tau, probabilmente permette a questi individui prestazioni cognitive sopra la media anche in età avanzata”.


Sono stati usati i dati dell'Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative per creare tre gruppi, abbinati per età e istruzione, di 25 super-ager, 25 normal-ager e 25 pazienti con MCI, tutti oltre gli 80 anni. Inoltre, 18 controlli più giovani, cognitivamente normali e negativi all'amiloide, sono stati inclusi nel confronto come gruppo di riferimento.


Sono state eseguite scansioni PET con 18F-AV-45 e 18F-AV-1451 a tutti gli individui e i ricercatori hanno confrontato l'onere tau e amiloide tra i quattro gruppi. Una regressione logistica è stata effettuata per identificare i fattori genetici e fisiopatologici che prevedono meglio i processi di invecchiamento.


Non sono state osservate differenze significative tra i super-ager e il gruppo di controllo più giovane in termini di onere di tau in vivo e di amiloide. Il gruppo normal-ager ha esibito un onere tau inferiore nelle aree temporali e precuneali e differenze significative nell'onere amiloide, rispetto al gruppo di controllo più giovane.


I pazienti con MCI hanno mostrato un onere alto sia di amiloide che di tau. Le differenze nell'onere amiloide dissociavano i normal-ager da quelli con MCI, mentre un onere tau inferiore e un minor rischio poligenico distingueva i super-ager dai pazienti MCI.


“Mentre i super-ager possono essere in grado di resistere alle proteinopatie associate all'invecchiamento, in particolare alla patologia tau, i normal-ager non ci riescono e sono quindi esposti all'inevitabile declino cognitivo dovuto all'accumulo di grovigli tau neurotossici e all'avanzamento del processo di vecchiaia”, ha osservato la Hoenig. “Spostandoci all'altro estremo dell'invecchiamento, l'MCI, gli effetti sinergici sia dell'amiloide che della tau possono accelerare il processo di invecchiamento patologico”.


Questi risultati motivano ulteriori ricerche per determinare i fattori di resistenza responsabili, che possono anche ispirare lo sviluppo di concetti per nuovi trattamenti. La Hoenig ha concluso:

“Dato il gran numero di fattori coinvolti nel processo di invecchiamento, sarà certamente difficile sviluppare terapie per affrontare i fattori coinvolti. Tuttavia, se comprendiamo quali individui sono resistenti alla demenza, questo ci aiuterà a identificare i percorsi potenziali che promuovono un invecchiamento in salute, proteggendo non solo dall'Alzheimer, ma anche da altre malattie associate all'invecchiamento, come le malattie vascolari e le altre forme di demenza“.

 

 

 


Fonte: Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Merle Hoenig, Gerard Bischof, Niclas Willscheid, Thilo van Eimeren, Alexander Drzezga. Resistance to Tau and Amyloid Pathology Facilitates Super-Aging. The Journal of Nuclear Medicine, link

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.