Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta una funzione nei capillari del cervello respinta finora

precapillary sphincterPrimo piano di sfintere precapillare (la parte rossa in mezzo al flusso di sangue colorato di verde) dal microscopio a due fotoni. Secondo la ricerca, queste cellule muscolari restringenti spesso sono presenti nel cervello nei primi rami dei vasi sanguigni negli strati superiori della corteccia cerebrale.

Contrariamente a quanto si pensava finora, un neuroscienziato della Università di Copenaghen ha dimostrato l'esistenza di un particolare tipo di sfintere nella fornitura di sangue nel cervello nei topi. La scoperta cambia la comprensione della circolazione sanguigna e può portare a nuove conoscenze su emicrania e demenza.


Si presume che nel cervello non debbano esistere i cosiddetti sfinteri precapillari, una specie di ‘pinza muscolare’ restringente, tra i vasi capillari più grandi e più piccoli del flusso sanguigno. E tuttavia, Søren Grubb, assistente professore del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Copenaghen ha in effetti mostrato quegli sfinteri nei topi:

"Nel 2013, uno studio giapponese di revisione ha concluso che non c'era alcuna prova che debbano esistere sfinteri pre-capillari nel cuore, nel cervello e nel tessuto connettivo muscolare.

"Da allora, gli scienziati si sono concentrati molto sui periciti, cellule muscolari che possono regolare la resistenza dei vasi sanguigni più piccoli. Allo stesso tempo, però, hanno in qualche modo tralasciato una grande resistenza proprio tra alcune arteriole e i capillari: gli sfinteri. Forse perché la scoperta dei periciti ha ricevuto la maggiore attenzione tra tutti i vasi sanguigni del cervello".

 

Funziona come un rubinetto o un sistema a chiuse

Quando il sangue scorre nel cervello, fluisce dalle arteriole alle vene attraverso i capillari. Questi ultimi sono i vasi sanguigni più piccoli del corpo, ma incredibilmente importanti. È qui che il sangue e il cervello si scambiano ossigeno e sostanze nutritive.


Søren Grubb spiega che gli sfinteri precapillari possono essere visti come una sorta di termostato che distribuisce la pressione tra i rami dei vasi sanguigni. Un po' come un rubinetto che regola la pressione tra il tubo dell'acqua e la canna per innaffiare il giardino.


Quando il morsetto muscolare si rilassa, ci saranno più globuli a fluire attraverso il passaggio e aumenterà così la pressione nei vasi sanguigni successivi. Quando la pinza si chiude/contrae, si forma un collo di bottiglia, che abbassa la pressione nel successivo flusso di sangue:

"In questo modo, funziona anche un po' come un sistema di chiuse per irrigare i campi: potresti avere un fiume tumultuoso, ma deviando l'acqua del fiume e facendo delle chiuse che possono regolare la quantità di acqua per ogni campo, puoi distribuire l'acqua su molte aree. Al contrario, se la chiusa si abbassa o è ostruita, il campo si prosciuga rapidamente".

 

Potenziale per demenza ed emicrania

Sulla base di tale quadro, Søren Grubb presuppone che gli sfinteri precapillari possono avere un ruolo importante per i disturbi della fornitura di sangue del cervello e della pressione sanguigna. Se l'ipotesi è vera, la scoperta dei muscoli di serraggio nel cervello può potenzialmente influenzare il trattamento di malattie come l'emicrania, l'Alzheimer e la demenza vascolare, tutte associate ad un accumulo di prodotti di scarto che possono derivare da difetti dei vasi sanguigni.


Il gruppo di ricerca del Lauritzen Lab, di cui fa parte Søren Grubb, ha già testato un modello per l'emicrania con aura. Il modello conferma l'ipotesi, ma il professore sottolinea che sono comunque necessarie ulteriori ricerche in relazione ai disturbi:

"Abbiamo dimostrato che lo sfintere precapillare si trova nel cervello. Il resto sono ancora ipotesi. Ma forse altri ricercatori inizieranno a lavorare su di loro, ora che sanno che gli sfinteri sono lì".

 

 

 

 


Fonte: University of Copenhagen (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Søren Grubb, Changsi Cai, Bjørn Hald, Lila Khennouf, Reena Prity Murmu, Aske Jensen, Jonas Fordsmann, Stefan Zambach, Martin Lauritzen. Precapillary sphincters maintain perfusion in the cerebral cortex. Nature Commun., 20 Jan '20, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.