Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un proteina legata all'Alzheimer blocca i motori di trasporto delle cellule

Una proteina associata all'Alzheimer inceppa diversi motori delle macchine di trasporto cellulare che sono necessari per la normale suddivisione cellulare, portando a neuroni difettosi che possono contribuire alla malattia che ruba la memoria, secondo i ricercatori dell'Università della Florida del Sud.

In un nuovo studio pubblicato online sulla rivista Cell Cycle, gli scienziati del Byrd Alzheimer Institute della USF Health, del Florida Alzheimer's Disease Research Center, e dell'Indiana University suggeriscono inoltre che la proteina beta amiloide può causare il malfunzionamento dei neuroni nel cervello e contribuire direttamente alla perdita di memoria che accompagna la progressione dell'Alzheimer.

Gli esperimenti sono stati condotti utilizzando colture di cellule umane e estratti di uova di rana. "Identificando un obiettivo nuovo ed estremamente importante della tossicità della proteina amiloide, possiamo sviluppare farmaci per l'Alzheimer che possono proteggere i motori dall'essere inibiti e consentire al cervello di rigenerasi correttamente", ha detto il ricercatore principale Huntington Potter, PhD, professore di Medicina Molecolare, titolare della cattedra Pfeiffer Endowed di ricerca nell'Alzheimer. L'ultimo studio si basa su precedenti ricerche del Dr. Potter e colleghi che mostrano che la proteina amiloide è il colpevole che danneggia il sistema di trasporto dei microtubuli responsabile dello spostamento dei cromosomi, delle proteine e delle altre sostanze all'interno delle cellule. I microtubuli sono fondamentali per la segregazione dei cromosomi duplicati di recente quando le cellule si dividono. Quando i cromosomi duplicati non si separano correttamente, possono riassemblarsi all'interno di cellule appena create in numero sbagliato e con un assortimento di geni anomali.

Più di 20 anni fa il Dr. Potter ha creato una tempesta di polemiche con l'idea che la sindrome di Down e l'Alzheimer siano la stessa malattia. Non solo tutte le persone con sindrome di Down sopra i 30 anni sviluppano la stessa patologia cerebrale vista nell'Alzheimer, ma forse entrambe le malattie condividono l'anomalia di avere tre copie del cromosoma 21, che trasporta il gene della beta amiloide. Studi successivi del Dr. Potter e altri hanno indicato che l'Alzheimer è infatti promossa in parte dallo sviluppo di nuove cellule trisomia 21 nel cervello, che amplificano la formazione di ciuffi appiccicosi di proteina amiloide che uccidono i nervi.

I risultati letti in Cell Cycle aiutano di delineare ulteriormente in che modo le interferenze con la divisione cellulare potrebbe provocare una cascata di eventi che contribuisce alla patologia di Alzheimer. In una serie di esperimenti di laboratorio, alcuni neuroscienziati e biologi cellulari hanno collaborato per dimostrare come la sovra-produzione della proteina amiloide attacchi diversi motori molecolari che giocano un ruolo nel movimentare i cromosomi lungo i microtubuli durante la normale suddivisione cellulare. "È un po' come gettare sabbia negli ingranaggi della macchina di trasporto della cellula," ha detto il primo autore Sergiy Borysov, PhD, un collega di post-dottorato nel laboratorio del Dr. Potter. "Impedisce alle ruote di muoversi, interferendo con il ciclo di divisione cellulare e alla fine porta alla produzione di neuroni inclini alla degenerazione visti nel cervello dell'Alzheimer". Gli stessi motori sono essenziali per la funzione dei neuroni nonché della loro produzione, suggeriscono i ricercatori.

"Motori microtubuli che funzionano correttamente sono particolarmente critici nelle cellule nervose, in cui le molecole legate all'apprendimento e alla memoria devono viaggiare per lunghe distanze", ha detto il dottor Potter. "L'identificazione di specifici motori microtubuli inibiti direttamente dalla proteina amiloide potrebbe aiutare i ricercatori a sviluppare farmaci più efficaci o altre terapie per l'Alzheimer".

 


Fonte: Materiale della University of South Florida (USF Health). 

Riferimento: Sergiy I. Borysov, Antoneta Granic, Jaya Padmanabhan, Claire E. Walczak and Huntington Potter. Alzheimer Aβ disrupts the mitotic spindle and directly inhibits mitotic microtubule motors. Cell Cycle, 2011; 10 (9): 1397-1410 [link]

Pubblicato su ScienceDaily il 2 maggio 2011 Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)