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Individuato nuovo biomarcatore di Alzheimer da ricercatori coreani

Ieri, Mercoledì, Korea Centers for Disease Control and Prevention ha comunicato che un gruppo di ricercatori ha trovato un nuovo modo di scoprire l'Alzheimer nella fase iniziale, con un biomarcatore. "La scoperta aiuterà nel trattamento precoce della malattia, che è una delle forme più comuni di demenza in Corea", ha detto il dottor Kim Young-yeul, leader dello studio.

Secondo il suo rapporto, la quantità di interleuchina-8 (IL-8) varia tra i malati di Alzheimer (AD), quelli con lieve compromissione cognitiva (MCI) e quelli in buona salute. L'IL-8 è strettamente correlato all'infiammazione ed è un importante regolatore del sistema immunitario.

Kim ha studiato il sangue di 59 persone scelte a caso, confrontando i loro livelli di IL-8. E ha scoperto una relazione tra i livelli di IL-8 nel plasma e lo stato funzionale nei pazienti con MCI e AD. La quantità di IL-8 scendeva tra i pazienti con AD e MCI. Il comunicato del KCDC afferma che, studiando il livello di IL-8 nel sangue, i medici saranno in grado di diagnosticare se qualcuno ha la demenza in fase iniziale.

Secondo il Ministero della Salute e del Welfare, a un totale di 160.768 persone è stata diagnosticata la demenza a partire dal 2009, circa 2,7 volte in più dei 58.886 del 2005. Il governo ha sostenuto parte delle loro spese mediche attraverso l'assicurazione sanitaria nazionale per un valore di 59,6 miliardi di won (corrispondenti a circa 36,6 milioni di Euro). Nel 2009, il ministro della salute in carica in quell'anno, Jeon Jae-hee, ha proclamato una "guerra contro la demenza", concentrandosi sulla ricerca della demenza precoce, le consultazioni e la riabilitazione. The ministry also subsidizes up to 30,000 won per patient for medication. Il ministero ha anche concesso una sovvenzione fino a 30.000 won per paziente per i farmaci (20 Euro).

"I rapporti suggeriscono che lo screening precoce della malattia comporta il rinvio della prevalenza. Potrebbe essere un cambiamento drammatico per la vita umana, poiché la malattia è controllabile con i farmaci in fase iniziale. Attualmente, l'8,3 per cento delle persone hanno o avranno la demenza nella loro vita ma, con la diagnosi precoce, si può ottenere una riduzione fino al 20 per cento del rischio", ha dicharato un funzionario KCDC, aggiungendo che "il nuovo biomarcatore contribuirà alla riduzione".

 


 

Pubblicato su The Korean Herald il 11 maggio 2011  Traduzione  di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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