Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


7 cose apparentemente innocue che potrebbero portare alla demenza

Quando sei giovane e in buona salute, non passi molto tempo a preoccuparti di come preservare la memoria e prevenire le malattie future. Tuttavia, secondo gli esperti, ci sono molte abitudini "innocenti" che, senza che ti rendi conto, possono portare alla demenza.


Sebbene può sembrare che non abbiano alcuna rilevanza per lo sviluppo della demenza o di altri sintomi di questa malattia, alcune cose sorprendenti potrebbero effettivamente aumentare il tuo rischio di perdere memoria e altre funzioni cerebrali.


Sapere quali sono queste abitudini apparentemente innocue che possono causare perdite nelle capacità mentali potrebbe aiutarti a decidere se vuoi modificare le tue routine per prevenire malattie future.


"Tutti i tipi più comuni di demenza sono causati dalla degenerazione dei neuroni nel cervello", dice Nicole Absar MD, responsabile medico della Clinica  Neurocognitiva di Integrace Copper Ridge. "Tuttavia, ci sono cose che facciamo nella vita di tutti i giorni - compreso il consumo di determinati alimenti, l'assunzione di alcuni farmaci, o l'uso di droghe o alcol - che possono aumentare il rischio di demenza".


Anche se un declino cognitivo è inevitabile con l'età, stare al passo con abitudini sane può aiutare a ridurre il rischio di contrarre la demenza in età avanzata. Qui ci sono sette cose apparentemente innocenti che possono effettivamente portare alla demenza, secondo gli esperti.

 

1. Passare troppo tempo da soli

Abbiamo tutti bisogno di un po' di tempo da soli, ma se ne passiamo troppo evitando gli impegni sociali, può esserci un effetto negativo sul proprio benessere nel tempo. "Il disimpegno sociale è considerato fattore di rischio preventivo per lo sviluppo del declino cognitivo e della demenza", spiega Daniel Franc MD/PhD, neurologo del Providence Saint John's Health Center. Quindi fai piani con i tuoi amici e pensa di dire "si" un po' più spesso. Non farà male di sicuro.

 

2. Brutte abitudini di sonno

Potrebbe sembrare innocuo stare alzati fino a tardi e alzarsi presto, ma non dormire a sufficienza, soprattutto del buon sonno, può aumentare il rischio di demenza. "Non dormire abbastanza non fa bene alla salute del cervello", ha detto il dott. Gustavo Román, neurologo all'Houston Methodist. "Durante il sonno profondo, il cervello 'lava via' tutti i residui metabolici della giornata di lavoro, comprese le particelle di amiloide-beta, la proteina che si accumula nell'Alzheimer. Sentirsi stanco al mattino dopo aver dormito indica che il cervello non è stato 'lavato' correttamente". Se hai difficoltà ad addormentarti o a rimanere addormentato, parlane con il tuo medico.

 

3. Troppo tempo di divano

Se l'esercizio non fa già parte della tua routine, vedi dove puoi inserirlo un po' di più. "È stato dimostrato che l'esercizio fisico regolare riduce la probabilità che una persona inizi ad accumulare l'amiloide-beta, una proteina che si accumula nel cervello di Alzheimer", afferma il Dr. Román. "Pertanto, uno stile di vita sedentario, e/o non fare esercizio regolarmente, può non sembrare così negativo, ma può aumentare il rischio di sviluppare la demenza".

 

4. Bere analcolici dietetici

Bere quella bevanda dietetica - o qualsiasi altra bevanda o cibo con dolcificante artificiale - può aumentare sorprendentemente il rischio di demenza. "Lo studio Framingham ha recentemente pubblicato i risultati della coorte Framingham Heart Study Offspring che mostra che le bevande analcoliche, zuccherate artificialmente, aumentano il rischio di ictus ischemico, demenza per tutte le cause e demenza di Alzheimer, rispetto alle persone della coorte che avevano bevuto bevande dietetiche", afferma il dott. Román. Un bicarbonato di sodio in certe occasioni non farà troppi danni, ma in caso di dubbio, consumare con moderazione è sempre una buona idea.

 

5. Assumere certi farmaci

Una ricerca dall'Università della East Anglia in GB ha scoperto che l'uso a lungo termine di antidepressivi, in particolare i farmaci anticolinergici, è collegato a un maggiore rischio di demenza. Anche altri farmaci prescritti per problemi come le condizioni della vescica (es.: tolterodina, ossibutinina e solifenacina) e il Parkinson (es.: prociclidina) sono stati associati a un rischio più elevato.

 

6. Bere alcol

L'alcol, se usato con moderazione, non può causare danni significativi, ma con l'invecchiamento, interagisce in modo diverso con il nostro corpo. "In età avanzata, anche l'uso moderato di alcol può indurre effetti tossici a causa delle maggiori comorbidità, per esempio con problemi di fegato, reni e invecchiamento cerebrale", afferma la dott.ssa Absar. "L'abuso prolungato di alcol negli anziani può portare a deficienze che possono causare amnesia retro-grada (memoria a lungo termine) e antero-grada (memoria a breve termine)".

 

7. Mangiare molto zucchero

Un biscotto qua e là sicuramente non ti uccide, ma se includi troppo zucchero nella tua dieta, la tua salute cerebrale potrebbe risentirne. "Poiché lo zucchero è coinvolto direttamente nel cervello, l'ipo- o iperglicemia è una delle principali ragioni dei cambiamenti mentali e del delirium", afferma la dott.ssa Absar. "L'iperglicemia cronica, come il diabete, può indurre sintomi simili a quelli della demenza vascolare, oltre ad aumentare i fattori di rischio per ictus o malattie microvascolari nel cervello che possono causare demenza vascolare".

 

Queste abitudini quotidiane potrebbero sembrare innocue, ma possono portare alla demenza nel tempo. Se sei preoccupato, parla con il tuo medico di queste abitudini per capire come vivere lo stile di vita più sano.

 

 

 


Fonte: Carina Wolff in Bustle (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)