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Cambio di abitudini alimentari può essere tra i primi segni di demenza frontotemporale

I sintomi e i segni della demenza tendono a legarsi a un cambiamento nelle abilità di una persona, rendendola meno capace di svolgere i compiti prima familiari. Tuttavia questi sintomi possono variare a seconda dei tipi di demenza.


La demenza frontotemporale, o demenza del lobo frontale, è un tipo "non comune" della condizione, secondo il NHS (Servizio Sanitario della GB). Colpisce la parte anteriore e i lati del cervello, causando problemi di comportamento e di linguaggio.


"La demenza frontotemporale tende ad iniziare prima dei 65 anni"
, secondo il NHS. "La maggior parte dei casi viene diagnosticata in soggetti da 45 a 65 anni, sebbene possa interessare persone giovani e meno giovani. Molte persone con demenza frontotemporale sviluppano una serie di comportamenti insoliti di cui essi stessi non sono a conoscenza".


I segnali della condizione citati dal NHS e dall'Alzheimer’s Society potrebbero essere uno o pù tra questi:

  • Preferire improvvisamente i cibi dolci, avere cattive maniere a tavola, mangiare troppo.
  • Avere comportamenti ripetuti, come borbottare, sfregarsi le mani e battere con i piedi.
  • Camminare nello stesso percorso ripetutamente.
  • Diventare insensibili o maleducati o incapaci di entrare in empatia con gli altri; agire impulsivamente, perdere le inibizioni, sembrare sottomessi, perdere interesse nelle persone.
  • Diventare socialmente isolati e ritirati (con il progredire della condizione).
  • Avere problemi con il linguaggio, la pianificazione e problemi fisici, come una difficoltà a deglutire.
  • Parlare in modo lento ed esitante, che può far sembrare difficile produrre un discorso.
  • Balbettare prima di ottenere la parola giusta, o pronunciarla erroneamente.
  • Fare errori di grammatica e avere una comprensione compromessa di frasi complesse.


Se sei preoccupato per la condizione, dovresti contattare il tuo medico.

 

 

 


Fonte: Luke Andrews in Express.co.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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