Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lo stato socioeconomico percepito può influenzare quanto vecchi ci sentiamo

Lo stato socioeconomico percepito può influenzare quanto vecchi ci sentiamoFoto: Jaroslav A. Polàk

Uno studio recente rivela che il modo in cui gli anziani percepiscono il loro status socioeconomico ha un'influenza su quanto si sentono vecchi e sul loro atteggiamento nei confronti dell'invecchiamento. Nello specifico, più le persone considerano scadente il loro stato socioeconomico relativo, peggio si sentono a proposito dell'invecchiamento.


"Non stiamo parlando dello stato socioeconomico reale, ma di come lo considerano in confronto a quello degli altri nella loro comunità", dice Shevaun Neupert, professoressa associata di psicologia alla North Carolina State University e coautrice della ricerca.


"Quindi, qualcuno potrebbe avere successo e ricchezza, ma se si sente meno fortunato e benestante dei suoi coetanei, è più probabile che si senta più anziano e abbia atteggiamenti più negativi riguardo l'invecchiamento", dice la Neupert. "Questo è importante perché gli atteggiamenti negativi sull'invecchiamento, e quanti anni ci sentiamo, determinano come rispondiamo allo stress e può influenzare la qualità della vita - e la salute - in modo significativo".


Per questo studio, i ricercatori hanno condotto un sondaggio online su 296 adulti over-60 di tutti gli Stati Uniti. Ai partecipanti allo studio è stata posta una serie di domande per valutare il loro stato socioeconomico, come percepivano tale status rispetto ad altri nella loro comunità, e i loro atteggiamenti ed esperienze legate all'invecchiamento.


I ricercatori hanno scoperto che lo stato socioeconomico reale, l'istruzione e il reddito non corrispondevano all'atteggiamento verso l'invecchiamento. Ma il modo in cui le persone percepivano il loro status rispetto alla comunità ha fatto una differenza significativa.


"Abbiamo scoperto che l'effetto era lineare", afferma la Neupert. "Più alto era lo status socioeconomico relativo che uno percepiva, più giovane si sentiva e migliore era il suo atteggiamento verso l'invecchiamento; più basso era lo stato percepito, più vecchio si sentiva e peggiore era il suo atteggiamento verso l'invecchiamento. Abbiamo riscontrato questo effetto indipendentemente dall'età, dalla salute fisica, dal sesso o dalla razza".


"In breve, l'impulso a "tenere il passo con i Jones" (competere con i vicini di casa) sembra avere conseguenze reali quando invecchiamo", afferma la Neupert.

 

 

 


Fonte: North Carolina State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Alaina N. English, Jennifer A. Bellingtier, Shevaun D. Neupert. It’s “the Joneses”: the influence of objective and subjective socioeconomic status on subjective perceptions of aging. European Journal of Ageing, 2018; DOI: 10.1007/s10433-018-0475-2

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.