Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Volontariato: un'attività che può rafforzare le funzioni del cervello

Gli anziani preoccupati di perdere le loro funzioni cognitive potrebbero considerare il volontariato per avere potenzialmente un impulso, secondo un ricercatore dell'Università del Missouri.


Mentre conosciamo bene il volontariato e le sue associazioni con la salute fisica, ne sappiamo meno di quelle con le funzioni mentali. Ora, Christine Proulx, professoressa associata nel Dipartimento di Scienze Umane e Familiari della MU, ha identificato un nesso tra volontariato e livelli più alti di funzionamento cognitivo negli anziani.


"Le funzioni cognitive, come la memoria, la memoria di lavoro e l'elaborazione sono essenziali per condurre una vita indipendente", ha detto la Proulx. "Sono gli strumenti e i metodi che il cervello usa per elaborare le informazioni. È la memoria di lavoro del cervello e la capacità di elaborazione che trarranno il massimo vantaggio dal volontariato".


L'elaborazione è la velocità con cui la mente è in grado di acquisire e memorizzare le informazioni. La memoria di lavoro, diversa dalla memoria a lungo termine, è ciò di cui il cervello ha bisogno per memorizzare e gestire temporaneamente le informazioni.


Per questo studio, la Proulx ha usato i dati nazionali che l'Health and Retirement Study sta raccogliendo da 25 anni. Esaminando gli esiti di più di 11.000 adulti over 51, la Proulx ha trovato associazioni significative tra la funzione cognitiva e il volontariato tra tutti i partecipanti, indipendentemente dalla quantità di tempo trascorso come volontari.


Tuttavia, gli adulti con livelli di istruzione inferiori e le donne sembrano trarre il massimo vantaggio dal volontariato. "Ricerche precedenti avevano dimostrato che gli anziani con livelli di istruzione più bassi hanno un rischio più elevato di declino cognitivo", ha detto la Proulx. "L'impegno nel volontariato potrebbe compensare alcuni di quei rischi".


La Proulx suggerisce che il volontariato dà benefici alle persone perché stimola il cervello. Quando è impegnato nel volontariato, l'individuo deve seguire le istruzioni, risolvere i problemi ed essere attivo, tutte azioni che impegnano la memoria di lavoro e l'elaborazione nella mente.

 

 

 


Fonte: Megan Liz Smith in University of Missouri (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Christine M Proulx, Angela L Curl, Ashley E Ermer. Longitudinal Associations Between Formal Volunteering and Cognitive Functioning. The Journals of Gerontology: Series B, gbx110, DOI: 10.1093/geronb/gbx110

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)