Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alterare la comunità di batteri intestinali favorisce salute e longevità

Gli scienziati del Buck Institute for Research on Aging hanno favorito la salute e una maggiore longevità nei moscerini della frutta (Drosophila), alterando il rapporto simbiotico, o commensale, tra i batteri e le cellule assorbenti che rivestono l'intestino.


La ricerca, che appare nell'edizione del 16 gennaio 2014 di Cell, fornisce un modello per studiare molte delle disfunzioni che caratterizzano l'intestino nell'invecchiamento e dà maggiore credito alla  supposizione che avere il giusto equilibrio dei batteri intestinali può essere la chiave per godere una vita lunga e sana.


Anche se una recente ricerca sugli esseri umani ha collegato la composizione della flora intestinale alla dieta e alla salute degli anziani e ad una serie di malattie legate all'età associate ai cambiamenti nei batteri intestinali (compresi cancro, diabete e malattia infiammatoria intestinale), l'autore principale Heinrich Jasper, PhD, docente del Buck, dice che non si capisce sistematicamente perchè si passa dall'avere un intestino giovane e sano ad uno vecchio e decrepito.


"Il nostro studio analizza i cambiamenti nell'intestino legati all'età, che includono un aumento dello stress ossidativo, dell'infiammazione, di una ridotta efficienza della risposta immunitaria, e dell'eccessiva proliferazione delle cellule staminali", ha detto Jasper. "Mettiamo questi cambiamenti in una relazione gerarchica e causale, e mettiamo in evidenza i punti dove possiamo intervenire per recuperare i risultati negativi dello squilibrio microbico".


Jasper dice che la carica batterica dell'intestino dei moscerini aumenta notevolmente con l'età, con il risultato di avere uno stato infiammatorio. Lo squilibrio è guidato dall'attivazione cronica del gene di risposta allo stress FOXO (cosa che accade con l'età), che sopprime l'attività di una classe di molecole (PGRP-SC, omologhe delle PGLYRP nell'uomo) che regolano la risposta immunitaria ai batteri.


La soppressione delle PGRP-SC deregolamenta le molecole di segnalazione (Rel/NFkB) che sono importanti per montare una risposta immunitaria efficace ai batteri intestinali. Lo squilibrio immunitario risultante consente al numero di batteri di espandersi, innescando una risposta infiammatoria che include la produzione di radicali liberi. I radicali liberi, a loro volta, provocano una eccessiva proliferazione di cellule staminali nell'intestino, con conseguente displasia epiteliale, uno stato pre-canceroso.


Jasper ha detto che il risultato più interessante del loro studio si è verificato quando il suo gruppo ha aumentato l'espressione di PGRP-SC nelle cellule epiteliali dell'intestino, fatto che ha restaurato l'equilibrio microbico e limitato la proliferazione delle cellule staminali. Questo miglioramento della funzione delle PGRP-SC, che potrebbe essere imitato da farmaci, è sufficiente per aumentare la durata della vita dei mosherini. "Se potessimo capire come l'invecchiamento colpisce la nostra popolazione commensale - prima nei moscerini e poi negli esseri umani - i nostri dati suggeriscono che potremmo influenzare la salute e la durata della vita in maniera forte, perché è proprio la gestione della popolazione commensale che è fondamentale per la salute dell'organismo".


Altri ricercatori del Buck Institute che hanno contribuito allo studio includono Linlin Guo e Jason Karpac, così come Susan L. Tran, del Dipartimento di Biologia dell'Università di Rochester nello stato di NY. Il lavoro è stato finanziato dal National Institute on Aging, dalla Ellison Medical Foundation, e dalla Federazione Americana per la Ricerca sull'Invecchiamento.

 

 

 

 

 


FonteBuck Institute for Age Research.

Riferimenti:  Linlin Guo, Jason Karpac, Susan L. Tran, Heinrich Jasper. PGRP-SC2 Promotes Gut Immune Homeostasis to Limit Commensal Dysbiosis and Extend Lifespan. Cell, 2014; 156 (1-2): 109 DOI: 10.1016/j.cell.2013.12.018

Pubblicato in buckinstitute.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)