Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificata finestra temporale per possibile trattamento dei problemi di memoria

Dei ricercatori hanno identificato una finestra temporale di vari anni per l'eventuale trattamento delle placche nel cervello ritenute la causa della perdita di memoria in malattie come l'Alzheimer.

Clifford Jack, Jr., MD, radiologo della Mayo Clinic e professore "Alexander Family" di ricerca sull'Alzheimer alla Mayo, l'autore dello studio pubblicato on line il 27 Febbraio su Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology, dice: "Il nostro studio suggerisce che le placche nel cervello collegate a un declino della memoria e dell'abilità di pensiero, chiamate amiloide-beta, impiegano circa 15 anni per formarsi, e poi stabilizzarsi".


Immagine con tracciante che
evidenzia l'amiloide-beta nelle placche
senili della corteccia cerebrale (alto a
sinistra) e nei vasi sanguigni cerebrali
(a destra). Da Wikipedia


Per lo studio, sono state coinvolte 260 persone da 70 a 92 anni che hanno avuto due o più scansioni del cervello nel corso di 1,3 anni, in media, per misurare l'accumulo di placche nel cervello. Il 22 per cento di loro aveva una abilità deteriorata di pensiero o di memoria all'inizio dello studio.


Lo studio ha scoperto che il tasso di accumulo accelera inizialmente, e quindi rallenta prima di consolidarsi ad alti livelli. Il tasso di accumulo di placca era più alto in quelli che ne avevano quantità medie all'inizio dello studio. Quelli con livelli bassi o alti di placca all'inizio dello studio avevano un tasso inferiore di accumulo di placca.


Lo studio ha anche trovato che il tasso di formazione di placca è più legato alla quantità totale di placche amiloidi nel cervello, che non ad altri fattori di rischio, come il livello di compromissione cognitiva, l'età e la presenza del gene APOE, un gene legato all'Alzheimer.


"I nostri risultati suggeriscono che c'è una lunga finestra di opportunità di trattamento in cui i farmaci possono essere in grado di aiutare a rallentare l'accumulo delle placche amiloidi collegate al declino cognitivo", dice il Dott. Jack. "D'altra parte, cercare di trattare l'accumulo di placca dopo che il carico di placche amiloidi si è stabilizzato può non fare molto bene".


Lo studio è stato finanziato dal National Institute on Aging dei National Institutes of Health e dalla General Electric Corporation.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Mayo Clinic.

Riferimento:
Clifford R. Jack, Jr, Heather J. Wiste, Timothy G. Lesnick, Stephen D. Weigand, David S. Knopman, Prashanthi Vemuri, Vernon S. Pankratz, Matthew L. Senjem, Jeffrey L. Gunter, Michelle M. Mielke, Val J. Lowe, Bradley F. Boeve, and Ronald C. Petersen. Brain β-amyloid load approaches a plateau. Neurology, 2013; DOI: 10.1212/WNL.0b013e3182840bbe.

Pubblicato in Science Daily il 27 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.