Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scarsa attività fisica tra i giovani di oggi può significare maggiori tassi di demenza futuri

Le donne che sono fisicamente attive in qualsiasi punto nel corso della loro vita hanno un minor rischio di decadimento cognitivo in tarda età rispetto a quelle che sono inattive, ma attività fisica in adolescenza sembra essere più importante, secondo il Journal of Geriatrics Society.

C'è una crescente evidenza che le persone fisicamente attive a mezza e tarda età hanno una minore probabilità di demenza e altre forme minori di deterioramento cognitivo in anzianità. L'attività fisica in giovenù e l'importanza relativa dell'attività fisica nelle varie età non è stata studiata molto, finora.

 

I ricercatori guidati da Laura Middleton, PhD, del Sunnybrook Health Sciences Centre in Canada, hanno confrontato l'attività fisica in adolescenza, a 30 anni, a 50 anni, e in anzianità nei confronti della cognizione, di 9,344 donne provenienti da Maryland, Minnesota, Oregon e Pennsylvania per indagare l'efficacia dell'attività nelle diverse fasi della vita.


Tra le partecipanti, il 15,5%, 29,7%, 28,1%, e il 21,1% hanno riferito di essere state fisicamente inattive, rispettivamente da adolescente, a 30 anni, a 50, e in anzianità. Quando le misure di attività fisica per tutte le quattro età sono state inserite in un unico modello e dopo averlo rettificato per variabili quali età, istruzione, stato civile, diabete, ipertensione, sintomi depressivi, fumo e BMI, solo l'attività fisica in adolescenza è rimasta significativamente associata con la performance cognitiva in età avanzata.


"Il nostro studio dimostra che le donne che sono fisicamente attive regolarmente a qualsiasi età, hanno un minor rischio di deterioramento cognitivo rispetto a quelle inattive, ma che l'attività fisica in età adolescenziale è più importante per prevenire il deficit cognitivo", ha detto Middleton. I ricercatori hanno anche scoperto che le donne che erano fisicamente inattive da adolescenti, ma che sono diventate attive all'età di 30 e 50 anni, hanno ridotto significativamente le probabilità di deficit cognitivo rispetto a quelle che sono rimaste fisicamente inattive.


La Middleton ha aggiunto: "Di conseguenza, per ridurre al minimo il rischio di demenza, l'attività fisica dovrebbe essere incoraggiata fin dai primi anni di vita. Per non essere senza speranza, le persone che erano inattive da adolescenti possono ridurre il rischio di deterioramento cognitivo diventando attive più tardi nella vita".


Ci sono prove che suggeriscono che l'attività fisica ha un effetto positivo sulla plasticità del cervello e sulla cognizione e, inoltre, l'attività fisica riduce i tassi e la gravità dei fattori di rischio vascolari, come ipertensione, obesità e diabete di tipo II, ognuno dei quali è associato ad un maggiore rischio di deterioramento cognitivo.


Ancora una volta entra in gioco,la nostra piattaforma, la formazione all'invecchiamento (fisico, emotivo, finanziario). Trovare all'interno delle migliaia di articoli la parola esercizio. Non è mai troppo tardi per cominciare.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
My PhotoPubblicato da Anthony Cirillo in Anthonyssong il 29 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.