Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La musica può ridurre l'angoscia dei pazienti con demenza in ospedale

Una ricerca ha scoperto che la musicoterapia potrebbe essere utilizzata sui reparti del SSN della GB come alternativa ai farmaci.

music therapy Image by freepik

Un nuovo trattamento che usa la musicoterapia nei reparti di demenza potrebbe migliorare le cure e il supporto per alcuni dei pazienti più vulnerabili del SSN. Ricercatori dell'Anglia Ruskin University (ARU) e del Cambridgeshire e Peterborough NHS Foundation Trust (CPFT) hanno sperimentato un approccio di musicoterapia chiamato MELODIC, in due reparti di demenza di ospedali pubblici.


Per supportare i pazienti con demenza che avvertono un grave senso di angoscia sono necessarie alternative ai farmaci psicotropi. Lo studio pilota ha coinvolto un terapeuta di musica integrato nei reparti ospedalieri, sessioni cliniche di musica e piani di assistenza musicale per ciascun paziente. I risultati sono pubblicati su Frontiers in Psychiatry (rif.1).


La musicoterapia, gestita da terapeuti qualificati, può includere cantare, suonare o ascoltare musica. Il terapeuta può anche identificare modi specifici in cui la musica può essere usata da famiglie e caregiver nella routine di assistenza quotidiana di un individuo. Durante lo studio, i dati dei pazienti hanno suggerito un leggero miglioramento dei punteggi della qualità di vita tra i pazienti, e una riduzione della gravità dei sintomi di angoscia e distruttività, sebbene i punteggi di agitazione aumentassero leggermente.


Non ci sono stati aumenti di incidenti segnalati di routine e non sono stati segnalati eventi avversi della musicoterapia. Ciò è rilevante per la ricerca futura sui reparti di demenza in cui sono stati condotti studi limitati fino ad oggi. La prima autrice Naomi Thompson, ricercatrice del Cambridge Institute for Music Therapy Research dell'ARU, ha dichiarato:

“Le persone con demenza nei reparti ospedalieri di salute mentale spesso hanno livelli molto elevati di angoscia e il personale è sotto un'immensa pressione per gestirla in modi sicuri e compassionevoli.

"Il nostro studio ha prodotto risultati promettenti e soprattutto ha dimostrato che lo strumento MELODIC può essere usato in modo efficace in questi contesti altamente complessi, offrendo un'opzione alternativa ai modi attuali di gestire il disagio grave, come i farmaci psicotropi".


L'approccio è stato modellato da interviste con 49 professionisti sanitari, pazienti e famiglie sulle loro esperienze a gestire l'angoscia nei reparti di demenza e usando la musica nella cura di tutti i giorni e nella vita per aiutare a sviluppare l'intervento, i cui risultati sono pubblicati sul Journal of Geriatric Psychiatry (rif.2).


È importante sottolineare che l'intervento - progettato congiuntamente da medici, ricercatori e persone con esperienza vissuta - costa solo 2.025 sterline al mese per il terapeuta e 400 di esborso iniziale per le attrezzature (circa 2.330 + 460 €), suggerendo un modello scalabile a basso costo.

 

 

 


Fonte: Anglia Ruskin University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. N Thompson, [+13], Ming-Hung Hsu. Music therapy embedded in the life of dementia inpatient care to help prevent and manage distress: a feasibility study to inform a future trial. Front Psych, 2025, DOI
  2. N Thompson, [+9], Ming-Hung Hsu. Experiences and Management of Distress and the Use of Music, Including Music Therapy, on NHS Inpatient Mental Health Dementia Wards: A Qualitative Study. J Geriatric Psychiatry, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)