Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cadere nelle truffe finanziarie può essere segnale di Alzheimer precoce

Una nuova ricerca rivela un legame tra lo spessore di una certa regione del cervello e la vulnerabilità allo sfruttamento finanziario degli anziani.

fraud scam awareness

Gli anziani che sono più vulnerabili alle truffe finanziarie possono avere cambiamenti cerebrali legati a un rischio più elevato di morbo di Alzheimer (MA), secondo uno studio unico nel suo genere guidato da ricercatori della University of Southern California (USC) di Los Angeles. I ricercatori guidati da Duke Han, professore di psicologia e medicina di famiglia alla USC, miravano a capire meglio il legame tra il MA iniziale e la vulnerabilità finanziaria, esaminando con la risonanza magnetica ad alta potenza il cervello di 97 over-50 partecipanti allo studio.


Gli scienziati si sono concentrati sulla corteccia entorinale, una regione che funge da stazione di collegamento tra l'ippocampo - il centro di apprendimento e memoria del cervello - e la corteccia prefrontale mediale, che regola l'emozione, la motivazione e altre funzioni cognitive. È spesso la prima regione a mostrare cambiamenti nel MA, diventando in genere più sottile man mano che la malattia avanza.


Nessuno dei partecipanti allo studio, tra 52 e 83 anni, aveva segni clinici di compromissione cognitiva, ma tutti sono stati sottoposti a scansioni di risonanza magnetica per misurare lo spessore della corteccia entorinale. Inoltre, i ricercatori hanno utilizzato uno strumento standardizzato chiamato Perceived Financial Exploitation Vulnerability Scale (PFVS) per valutare la consapevolezza finanziaria dei partecipanti e la loro suscettibilità a decisioni finanziarie scadenti, che chiamano 'vulnerabilità allo sfruttamento finanziario' (FEV, financial exploitation vulnerability).


Confrontando la FEV degli adulti con il loro spessore della corteccia entorinale, Han e il team hanno trovato una correlazione significativa: quelli più vulnerabili alle truffe finanziarie avevano una corteccia entorinale più sottile. Ciò era particolarmente vero per i partecipanti over-70. Ricerche precedenti avevano collegato la FEV alla lieve compromissione cognitiva, alla demenza e ad alcuni cambiamenti cerebrali molecolari associati al MA.


Han, che è anche docente di medicina all'USC, afferma che i risultati, basati sulla sua ricerca precedente, forniscono prove cruciali a sostegno dell'idea che la FEV potrebbe essere un nuovo strumento clinico per rilevare cambiamenti cognitivi negli anziani - cambi che spesso sono difficili da rilevare.


"La valutazione della vulnerabilità finanziaria negli anziani potrebbe aiutare a identificare coloro che si trovano nelle prime fasi della lieve compromissione cognitiva o demenza, incluso il MA", ha affermato Han, aggiungendo, tuttavia, che la sola vulnerabilità finanziaria non è un indicatore definitivo del MA o di altro declino cognitivo. "Ma valutare la FEV potrebbe diventare parte di un profilo di rischio più ampio".


Han ha anche citato i diversi limiti dello studio. La maggior parte dei partecipanti erano donne, bianche e altamente istruite, rendendo difficile generalizzare i risultati a una popolazione più diversificata. Inoltre, mentre lo studio ha trovato un legame tra lo spessore della corteccia entorinale e la FEV, non ne prova alcuno. Infine, lo studio non include misure specifiche della patologia del MA.


Queste limitazioni lasciano aperta la possibilità che la relazione tra FEV e assottigliamento della corteccia entorinale possa essere spiegata da altri fattori. Di conseguenza, Han ha affermato che sono necessarie ulteriori ricerche, compresi studi a lungo termine con diverse popolazioni, prima che la FEV possa essere considerata uno strumento di valutazione cognitiva affidabile.

 

 

 


Fonte: Darrin S. Joy in University of Southern California (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: L Fenton, [+8], S Duke Han. Lower entorhinal cortex thickness is associated with greater financial exploitation vulnerability in cognitively unimpaired older adults. Cerebral Cortex, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.