Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come il latte materno potenzia il cervello, con effetti anche in vecchiaia

Una molecola di zucchero nel latte materno umano può essere essenziale per la salute del cervello nello sviluppo e nell'invecchiamento, secondo un team di ricercatori guidato dalla Tufts University.

Un nuovo studio di scienziati dello Human Nutrition Research Center on Aging (HNRCA) della Tufts University di Medford/Somerville nel Massachusetts, suggerisce che un micronutriente del latte materno umano offre un beneficio significativo per il cervello in sviluppo dei neonati, una scoperta che chiarisce ulteriormente il legame tra nutrizione e salute del cervello e potrebbe aiutare a migliorare le formule per infanti usate quando l'allattamento al seno non è possibile.


La ricerca, pubblicata l'11 luglio su PNAS, apre anche la strada allo studio del ruolo di questo micronutriente nel cervello. I ricercatori hanno scoperto che il micronutriente, una molecola di zucchero chiamata myo-inositolo, è prevalente nel latte materno umano durante i primi mesi di allattamento, quando nel cervello infantile si formano rapidamente le connessioni neuronali (sinapsi).


Questo si verificava indipendentemente dall'etnia o dalla provenienza della madre; i ricercatori hanno profilato e confrontato campioni di latte umano raccolti in siti di Città del Messico, Shanghai e Cincinnati dallo studio Global Exploration of Human Milk, che includeva madri sane di neonati singleton (singoli, unici) a termine.


Ulteriori test con topi modello e neuroni umani hanno dimostrato che il myo-inositolo ha aumentato sia la dimensione che il numero di connessioni sinaptiche tra i neuroni nel cervello in sviluppo, indicando una connettività più forte.


Thomas Biederer, scienziato senior dell'HNRCA, autore senior dello studio e membro di facoltà della Yale School of Medicine, dove guida un gruppo di ricerca nel Dipartimento di Neurologia, afferma:

"Formazione e affinamento della connettività cerebrale dalla nascita sono guidate da forze genetiche e ambientali e da esperienze umane. L'impatto di questi fattori è particolarmente importante in due fasi della vita: nell'infanzia e più avanti nella vita quando si invecchia e le sinapsi si perdono gradualmente.


La dieta è una delle forze ambientali che offre molte opportunità di studio. Nella prima infanzia, il cervello può essere particolarmente sensibile ai fattori dietetici perché la barriera emato-encefalica è più permeabile e le piccole molecole assunte come cibo possono passare più facilmente dal sangue al cervello.


"Come neuroscienziato, è intrigante per me capire quanto sono profondi gli effetti dei micronutrienti sul cervello"
, afferma Biederer. "È anche sorprendente quanto è complesso e ricco il latte materno umano, e ora penso che sia ipotizzabile che la sua composizione cambi dinamicamente per supportare diverse fasi dello sviluppo del cervello infantile.

"Livelli simili di myo-inositolo tra le donne di aree geografiche molto diverse indicano il suo ruolo generalmente importante nello sviluppo del cervello umano".


La ricerca di altri ha dimostrato che i livelli di inositolo cerebrale diminuiscono nel tempo mentre i bambini si sviluppano. Negli adulti, sono stati riscontrati livelli di inositolo cerebrali inferiori al normale in pazienti con disturbi depressivi maggiori e malattia bipolare. Le alterazioni genetiche nei trasportatori di myo-inositolo sono state collegate alla schizofrenia.


Al contrario, nelle persone con sindrome di Down e in quelle con Alzheimer più sindrome di Down, sono stati identificati accumuli più alti del normale di myo-inositolo.


"La ricerca attuale indica che per le circostanze in cui l'allattamento al seno non è possibile, può essere utile aumentare i livelli di myo-inositolo nella formula infantile", afferma Biederer.

"Tuttavia, è troppo presto per raccomandare che gli adulti consumino più myo-inositolo, che è presente in quantità significative in determinati cereali, fagioli, crusca, agrumi e melone, ma non è presente in quantità nel latte di mucca. Non sappiamo perché i livelli di inositolo siano più bassi negli adulti con determinate condizioni psichiatriche o più alte in quelle con determinate altre malattie".


Rimangono una serie di domande di ricerca: i livelli bassi di inositolo nelle persone con depressione o malattia bipolare sono una causa di tali malattie o un effetto collaterale dei farmaci usati per trattarle? Livelli più alti del normale nella sindrome di Down e nell'Alzheimer suggeriscono che troppo myo-inositolo è problematico? Qual è il livello 'giusto' di myo-inositolo nel cervello per avere una salute cerebrale ottimale in varie fasi della vita?


"Con i miei colleghi dell'HNRCA sto perseguendo la ricerca per testare come i micronutrienti come il myo-inositolo possono influire sulle cellule e sulla connettività nel cervello che invecchia", afferma Biederer. "Speriamo che questo lavoro porti a una migliore comprensione di come i fattori dietetici interagiscono con le aberrazioni cerebrali legate all'età".

 

 

 


Fonte: Julie Rafferty in Tufts University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: AF Paquette, [+14], T Biederer. The human milk component myo-inositol promotes neuronal connectivity. PNAS, 11 Jul 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.