Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Marcatore nel sangue può rivelare l'Alzheimer 10 anni prima dei sintomi

blood cells 19252

Il morbo di Alzheimer (MA) inizia decenni prima che emerga un qualsiasi sintomo, come la perdita di memoria. Di conseguenza, la diagnosi precoce aumenta le possibilità di rallentare la malattia con i farmaci.


Un nuovo studio su una forma ereditata del MA mostra che una proteina chiamata GFAP è un possibile biomarcatore delle fasi molto precoci. Lo studio, condotto da ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma e pubblicato su Brain, un giorno potrebbe portare a una rilevazione precoce di questa malattia grave e comune.


"I nostri risultati suggeriscono che la GFAP, un presunto biomarcatore di attivazione delle cellule immunitarie nel cervello, riflette i cambiamenti nel cervello causati dal MA, che avvengono prima dell'accumulo della proteina tau e del danno neuronale misurabile", afferma la prima autrice dello studio Charlotte Johansson, dottoranda del Karolinska. "In futuro potrebbe essere usato come biomarcatore non invasivo dell'attivazione precoce di cellule immunitarie, come gli astrociti, nel sistema nervoso centrale, che può essere prezioso per lo sviluppo di nuovi farmaci e per diagnosticare le malattie cognitive".


Il MA è responsabile del 60-70% di tutti i casi di demenza, secondo la Swedish Brain Foundation. Nel MA, le cellule nervose nel cervello degenerano a causa dell'accumulo anormale delle proteine amiloide-beta e tau. Man mano che si danneggiano sempre più neuroni cerebrali, si manifesta una disfunzione di funzioni cognitive come la memoria e il linguaggio.

 

Biomarcatori nel sangue per il MA

La malattia progredisce insidiosamente e i cambiamenti biologici nel cervello iniziano già 20-25 anni prima dell'apparizione della perdita di memoria e di altri sintomi cognitivi. Prima viene diagnosticata correttamente a un paziente, prima può essere offerto il giusto trattamento. Questo è uno dei tanti motivi per cui sono necessarie ulteriori ricerche su metodi di diagnosi precoce, precisi e facili da usare.


I ricercatori del Karolinska e i loro colleghi dell'Ospedale Universitario di Landspitali in Islanda, dell'Università di Göteborg e dell'University College di Londra, hanno studiato biomarcatori nel sangue per rilevare cambiamenti patologici molto precoci in una forma rara e ereditaria di MA che rappresenta meno dell'1% di tutti i casi. Gli individui con un genitore con MA causato da una mutazione hanno loro stessi un rischio del 50% di sviluppare la malattia.

 

Il primo cambiamento: un aumento di GFAP

Per il loro studio, i ricercatori hanno analizzato 164 campioni di plasma ematico da 33 portatori di mutazione e 42 parenti senza la predisposizione patogena ereditaria. I dati sono stati raccolti tra il 1994 e il 2018. I loro risultati rivelano chiari cambiamenti di diverse concentrazioni di proteine nel sangue nei portatori della mutazione.


"Il primo cambiamento che abbiamo osservato è stato un aumento della GFAP (glial fibrillary acidic protein, proteina acida fibrillare gliale) circa dieci anni prima dei primi sintomi della malattia", afferma l'autrice senior dello studio Caroline Graff, prof.ssa del Dipartimento di Neurobiologia del Karolinska. “Questo è stato seguito da una maggiore concentrazione di P-tau181 e, in seguito, dalla NfL (proteina a neurofilamento leggero), che già sappiamo essere associati direttamente all'entità del danno neuronale nel cervello di MA. Questa scoperta sulla GFAP migliora le possibilità di diagnosi precoce".


Gli autori Kaj Blenow e Henrik Zetterberg sono coinvolti in diverse collaborazioni con aziende farmaceutiche private. Non ci sono altri conflitti di interesse segnalati.

 

 

 


Fonte: Karolinska Institutet (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: C Johansson, ...[+5], C Graff. Plasma biomarker profiles in autosomal dominant Alzheimer’s disease. Brain, 11 Jan 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.