Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer-Parkinson-diabete II: le proteine mutanti

Una molecola che può fermare la formazione di lunghe fibre proteiche, note come fibrille amiloidi, che provocano dolori alle articolazioni in pazienti in dialisi è stato identificato dai ricercatori dell'Università di Leeds.

La scoperta potrebbe portare a nuovi metodi per identificare i farmaci per prevenire, curare o arrestare la progressione di altre condizioni nelle quali le fibrille amiloidi svolgono un ruolo, tra cui l'Alzheimer, il Parkinson e il diabete di tipo II.

La ricerca, finanziata dal Biotechnology and Biological Sciences Research Council e dal Wellcome Trust, è pubblicata il 28 Agosto su Nature Chemical Biology. Il gruppo (del Leeds' Astbury Centre for Structural Molecular Biology and Faculty of Biological Sciences) ha scoperto che un antibiotico conosciuto come Rifamicina SV è in grado di prevenire la proteina β2microglobulin (β2m) dal formarsi in fibrille.

La β2m è nota per accumularsi nei pazienti in dialisi renale e forma fibrille all'interno delle articolazioni, provocando dolore estremo e artrite.

Utilizzando una tecnica specialistica di analisi chiamata spettrometria a mobilità ionica-spettrometria di massa (IMS-MS), i ricercatori sono stati in grado di vedere in quale fase del processo la Rifamicina SV ha impedito la formazione di fibrille amiloidi. Essi credono che la tecnica potrebbe consentire di identificare potenziali farmaci per molte proteine che formano fibrille amiloidi, collegate ad una vasta gamma di patologie umane. "La progettazione tradizionale di farmaci per malattie come l'Alzheimer è incredibilmente difficile, perché le proteine che si sta cercando di indirizzare stanno cambiando forma e struttura continuamente", spiega Sheena Radford, professoressa di Biologia Strutturale Molecolare all'Università di Leeds. "E' come cercare di prendere le stesse perle di una particolare forma da una scatola con milioni di perline potenzialmente simili. Questa nuova tecnica ci permette di vedere la forma della proteina come cambia, in modo da poteridentificare esattamente più facilmente quale parte abbiamo bisogno di puntare".

Nel loro stato normale ripiegato, le proteine sono in grado di collegarsi tra loro per formare lunghe assemblaggi fibrillari, ma se si aprono, espongono le aree dove possono legarsi l'una all'altra. Inizialmente formano piccoli gruppi di due, tre o quattro proteine, e poi questi si legano in lunghi filamenti, che si avvolgono fino a formare le fibrille. La maggior parte delle tecniche di analisi non possono che mostrare la massa della proteina o la sua composizione in termini di aminoacidi, nessuno dei quali cambia con l'apertura della proteina. Altri sono in grado di guardare le singole molecole all'interno di miscele complesse.

Tuttavia, l'IMS-MS è in grado di misurare la massa e la forma di una proteina, consentendo ai ricercatori di osservare il processo di dispiegamento e di aggregazione in piccoli gruppi e poi l'assemblaggio in fibrille e trovare quale di queste specie è in grado di agganciare un legante e fermare il processo di assemblaggio.

Nella ricerca pubblicata il 28 agosto, i ricercatori hanno scoperto che la Rifamicina SV ha fermato la formazione di fibrille di proteina legandosi ad una molecola proteica spiegato con una forma particolare, consentendo per la prima volta, di identificare una proteina aperta di una forma particolare come obiettivo per la progettazione di nuovi inibitori dell'assemblaggio delle fibrille. "Siamo fortunati ad essere una delle poche università del Regno Unito in grado di utilizzare l'IMS-MS per studiare la formazione delle fibrille amiloidi," dice Alison Ashcroft, Professor di Biomolecular Mass Spectrometry, specializzata in questo tipo di analisi. "Anche se le fibrille richiedono anni per svilupparsi nel corpo, siamo in grado di farle 'crescere' in ore in laboratorio. Usando l'IMS-MS possiamo mappare esattamente come si formano, possiamo capire meglio il meccanismo con cui avviene e - ci auguriamo - trovare il modo di fermarlo".

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 


Fonte: Materiale della University of Leeds, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: Lucy A Woods, Geoffrey W Platt, Andrew L Hellewell, Eric W Hewitt, Steve W Homans, Alison E Ashcroft, Sheena E Radford. Ligand binding to distinct states diverts aggregation of an amyloid-forming protein . Nature Chemical Biology , 2011; DOI: 10.1038/nchembio.635.

Pubblicato in ScienceDaily il 28 agosto 2011 -  Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:


Notizie da non perdere

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.