Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fondi per ricerca sulla demenza sono marginali

Fondi per ricerca sulla demenza sono marginaliPercentuale della somma dei costi sanitari più l'assistenza sociale (azzurro) e i finanziamenti per la ricerca (rosa) su demenza, cancro, ictus e malattie cardiache nel 2010 in GB. (Fonte: Alzheimer’s Research Trust)
E' evidente la sproporzione tra costo malattia/ricerca del cancro e costo malattia/ricerca della demenza.

L'entità di fondi pubblici destinati alla ricerca sulla demenza e sull'ictus nel Regno Unito è aumentata notevolmente negli ultimi anni, ma è ancora troppo bassa rispetto all'impatto economico e personale che hanno queste condizioni, secondo uno studio pubblicato online sulla rivista BMJ Open.


I ricercatori hanno valutato la spesa sostenuta nel 2012 dal governo e dalle no-profit per ricerca sulla cause principali di morte e disabilità del Regno Unito: cancro, malattia coronarica, demenza e ictus.


Nel 2012 le 4 condizioni insieme rappresentavano oltre la metà (55%) di tutte le morti nel Regno Unito e 5,5 milioni di anni di vita adattati alla disabilità (DALY), dato che combina il numero di anni di vita persi per morte precoce, malattie o disabilità.


L'importo del finanziamento è stato confrontato con l'impatto sulla popolazione delle singoli condizioni: la prevalenza, il numero di anni persi per morte precoce, malattie o disabilità, e il totale tra i costi della sanità e quelli dell'assistenza sociale.


L'importo complessivo del finanziamento alla ricerca stanziato dal governo e dalle associazioni di beneficenza per tutte le 4 condizioni nel 2012 è stato di 856 milioni di sterline, quasi due terzi dei quali (64% = £ 544 mil) per il solo cancro. Circa un quinto (19% = £ 166 mil) è stato dedicato alla malattia coronarica, mentre solo l'11% (£ 90mil) è stato assegnato alla demenza e ancora meno (7% = £ 56mil) alla ricerca sull'ictus.


Nello stesso anno, ci sono stati circa 2,3 milioni di casi di cancro, lo stesso numero di casi di malattia coronarica, 800 mila casi di demenza e 1,2 milioni di ictus. Nel 2012 sono stati persi in totale 2,9 milioni di Daly per cancro, 1,5 milioni per malattia coronarica, 0,4 milioni per demenza e 0,7 milioni per ictus.


I costi dell'assistenza sanitaria erano più alti per il cancro (4,4 miliardi di sterline) e più bassi per la demenza (£ 14 miliardi) e per ictus (£ 18 miliardi). Ma i costi dell'assistenza sociale per la demenza hanno superato la somma dei costi dell'assistenza sociale delle altre 3 condizioni. E il costo combinato di assistenza sanitaria e sociale per la demenza è arrivato a 11,6 miliardi di sterline nel 2012, hanno calcolato i ricercatori.


Questo valore è più che doppio dei costi equivalenti per il cancro (£ 5 miliardi), e significativamente superiore di quello dell'ictus (2,9 miliardi di sterline) e malattia coronarica (2,5 miliardi di sterline). Ciò significa che per ogni £ 10 di costi sanitari e di assistenza sociale attribuibili a ciascuna condizione, sono stati spesi £ 1,08 per finanziare la ricerca sul cancro, £ 0,65 sulla malattia coronarica, £ 0,19 sull'ictus, e solo £ 0,08 sulla demenza, secondo i calcoli dei ricercatori.


Dal 2010, ci sono stati cambiamenti sostanziali nelle politiche di finanziamento della ricerca medica, in particolare da parte delle organizzazioni governative, che nel 2012 hanno destinato il 21% del totale alla ricerca sulla demenza e il 12% alla ricerca sull'ictus, mentre il cancro ha attirato il 46% della spesa totale. Le cifre corrispondenti nel 2008 erano state il ​​66% per il cancro, il 21% per la malattia coronarica, il 9% per la demenza, e solo il 4% per l'ictus.


Ma le somme stanziate dalle associazioni caritative si sono mosse poco dal 2008, dicono i ricercatori. Le no-profit fanno affidamento su fondi pubblici, per cui tale stasi potrebbe dipendere dalla percezione pubblica del rischio o da una forma di ageismo, derivante dalla convinzione che l'ictus e la demenza sono inevitabili solo negli anziani, essi suggeriscono.


Essi concludono che, nonostante il cambiamento di priorità dei finanziamenti, la ricerca sulla cura e la prevenzione della demenza e dell'ictus resta sotto-finanziata rispetto all'impatto economico e personale che hanno queste condizioni.

 

 

 

 

 


Fonte: BMJ via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ramon Luengo-Fernandez, Jose Leal, Alastair Gray. UK research spend in 2008 and 2012: comparing stroke, cancer, coronary heart disease and dementia. BMJ Open, April 2015 DOI: 10.1136/bmjopen-2014-006648

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.