Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I pazienti con demenza meritano di meglio

L'inadeguatezza del sentimento umano, evidente nella cultura ospedaliera, fa notizia ancora una volta, sulla scia del rapporto sull'abbandono degli anziani diffuso dal difensore civico del servizio sanitario (UK).

Questa volta l'argomento è la demenza. È una lettura deprimente. Il primo National Audit of Dementia (pdf), un sondaggio finanziato dal servizio sanitario nazionale, si è svolto in 145 reparti di 55 ospedali, con interviste a oltre 2.200 dipendenti, e l'osservazione di 105 pazienti con demenza.

I ricercatori si sono imbattuti in alcune buone prassi, ma nel complesso non c'era di che impressionarsi, e anzi spesso da restare inorriditi. Molti dipendenti non si facevano illusioni: i due terzi hanno ammesso di essere stati addestrati sufficientemente per trattare con la demenza. Ma un infermiere dovrebbe ricevere un addestramento addizionale per garantire che una vecchia signora sia nutrita, lavata, placata?

Paziente Alzheimer
La perdita di memoria non è l'unico problema
affrontato dalle persone con demenza.
Foto: Dennis Hallinan / Alamy

E' difficile non concludere che un reparto di ospedale non è più un posto per chi è immobile, o ha problemi a parlare e pensare, o lotta con le istruzioni da seguire.

Se ammettiamo che gli ospedali sono ormai troppo sottofinanziati e troppo tirati per preoccuparsi di fare dell'individuo una priorità, ne consegue che i pazienti hanno bisogno di essere proattivi, e idealmente autosufficienti nelle operazioni non cliniche normali come mangiare, bere e arrivare al bagno. Il messaggio è chiaro: se non sei in grado di fare queste cose da solo, pensaci prima di farti ricoverare in ospedale, a meno di non essere in grado di portarti il tuo personale di supporto (famiglia, amici). Questo si può chiamare Ospedale da Terzo Mondo.

Dell'ex presidente francese Jacques Chirac si è scritto questa settimana piuttosto timidamente che "soffre di perdita di memoria". Le persone affette da demenza non soffrono solo di perdita di memoria, ma non sono più in grado di creare memoria. Quindi qualcuno con demenza, in un qualsiasi nuovo ambiente, avrà difficoltà spettacolari. Nel mio libro di memorie sull'assistenza a mia suocera, che ha l'Alzheimer, descrivo come si svegliava ogni mattina senza la minima idea di dove si trovava, con apparente amnesia assoluta; senza essere in grado di capire il suo nuovo ambiente e la relativa mappa. Era stata ricoverata perché aveva dimenticato di bere e si era disidratata, e tutti i suoi sforzi, una volta ammessi, erano dedicati alla fuga e al ritorno a casa, pur non avendo la minima idea dov'era.

Il disorientamento provoca paura, e la paura può far sì che la persona si guardi dentro. Può anche rendere le persone scatenate, rendendole poco simpatiche al personale.

Siamo certi che il problema sia una conseguenza della mancanza di fondi e della troppa tensione, o il denaro è una falsa pista? La mentalità da accerchiamento spiega queste cose, o c'è stato un cambiamento culturale? L'infermieristica deve essere qualcosa di più che distribuire medicine, ma, come hanno scritto i revisori psichiatra nel rapporto "ci sono poche prove che le cure ricevute dai pazienti siano generalmente centrate sulla persona". Pur così essenziale, è una descrizione che descrive lo scenario.

Il rapporto registra che al 28% delle persone affette da demenza sono somministrati farmaci antipsicotici, quando sono ricoverate in ospedale. In molti casi questo manganello chimico viene somministrato per rendere la vita più facile al personale.

Il rapporto suggerisce che ogni istituzione ha un campione di demenza. C'è la forte necessità di ampliare questo esempio al gruppo di anziani, scandagliando i reparti per migliorare gli standard di base ed il morale, e assicurare che siano fatti i semplici passi necessari (per esempio, grosse frecce blu per indicare la strada verso il bagno).

Il campione dovrebbe anche avere una formazione dal personale competente, in modo da diffondere la metodologia. A prescindere dai dettagli, dobbiamo agire immediatamente. Nessun anziano dovrebbe peggiorare in ospedale, perché nessuno ha tempo di aiutarlo con la brocca d'acqua.

Tra 10 anni ci saranno un milione di persone con demenza nel Regno Unito. Cambiando le parole di una canzone dei Manic Street Preachers, se tolleriamo questo, allora i prossimi saranno i nostri genitori. E poi sarà il nostro turno. Saremo così contenti di noi stessi in quel momento?

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


andreaCollaboratore immagineScritto da Andrea Gillies, Pubblicato in The Guardian del 16 dicembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)