Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Insegnare ai caregiver a concentrarsi su se stessi

I familiari che si prendono cura dei propri cari con disabilità mentali o fisiche hanno un rischio di aumento dello stress, che può influire non solo sulla loro salute ma anche sulla salute della persona a loro carico. Spesso questi individui devono bilanciare la cura con il lavoro e altri impegni familiari, lasciando poco tempo per occuparsi della propria salute e del proprio benessere.


George Brice di Willingboro, nel New Jersey, ha iniziato a sperimentare 'stanchezza da compassione' e depressione dopo che suo padre è morto l'anno scorso, lasciandolo come unico caregiver di sua sorella che ha il 'disturbo schizoaffettivo'. Sapendo di dover apprendere le strategie di gestione dello stress, si è iscritto al nuovo programma Caregiver Wellness della Rutgers University, che offre formazione di auto-cura, meditazione yoga e di consapevolezza basata sulla ricerca, a familiari e caregiver professionali di adulti con disabilità dello sviluppo e compresenza di disturbi mentali e malattia.


Dopo il corso, Brice ha trovato sollievo integrando la meditazione e lo yoga nella sua routine quotidiana e arruolando i vicini quando aveva bisogno di una pausa dal caregiving, ma ha scoperto anche che quelli non erano gli unici benefici: "La mia pratica yoga ha catturato l'interesse di mia sorella, e poche settimane dopo aver iniziato a frequentare le lezioni in uno studio locale, ha chiesto di unirsi a me", ha detto. "Ora, andiamo insieme, e anche lei sta gestendo meglio il suo stress".


Il programma Caregiver Wellness della Rutgers University è finanziato dal governo degli Stati Uniti.


"Il caregiving è un ruolo ininterrotto, 24/7, che richiede forza emotiva e fisica. Le persone spesso trascurano la propria salute, concentrandosi esclusivamente sui bisogni di coloro che assistono, il che può portare a modelli autodistruttivi e all'isolamento sociale", ha dichiarato la direttrice del progetto Margaret Swarbrick, responsabile di cura della salute comportamentale alla Rutgers. "I caregiver possono facilmente essere sopraffatti e trascurare i propri bisogni di auto-cura".


Durante lo sviluppo del programma, la Swarbrick ha intervistato molti sostenitori familiari collegati alla rete di supporto tra pari di Mom2Mom per genitori di bambini con bisogni speciali, il capitolo del New Jersey della  National Alliance on Mental Illness e altri nelle comunità di disabilità dello sviluppo.


Hanno guidato gruppi di discussione e condotto ricerche su iniziative educative simili in tutta la nazione e hanno scoperto la mancanza di programmi che insegnano le abilità di auto-cura a chi si prende cura degli adulti con disabilità. "Sebbene ci fossero altri programmi che insegnavano lo yoga e la [meditazione di] consapevolezza, non abbiamo trovato nulla che includesse la componente critica dell'educazione alla cura della propria salute, come fa il nostro programma", ha affermato la Swarbrick.


Il programma ha un approccio pratico, non teorico: i caregiver imparano in pratica come anche pochi minuti di semplici esercizi di yoga, meditazione e respirazione durante il giorno possono ridurre lo stress.


"Ad esempio, dimostriamo loro che chiudere gli occhi anche solo per pochi minuti può avere un profondo effetto sui livelli di stress e che, con un po' di pianificazione, possono mangiare in modo nutriente e non ricorrere al cibo restando in movimento", ha detto Swarbrick. "Lo yoga e la meditazione insegnano loro come mettere in pausa le situazioni piuttosto che reagire a loro, il che porta ad un'assistenza più efficace".

 

 

 


Fonte: Patti Verbanas in Rutgers University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.