Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nella lotta all'Alzheimer, anche i giocatori online possono dare un aiuto concreto

StallCatchers.png
Un nuovo gioco online invita gli utenti a guardare nel microscopio virtuale e contribuire direttamente alla ricerca sull'Alzheimer della Cornell University.


Stall Catchers, un gioco lanciato questa settimana dallo Human Computation Institute (HCI), sfida agli utenti a scorrere brevi video in bianco e nero, e a cercare vasi sanguigni ostruiti all'interno di un'area evidenziata.


Più vasi si identificano, più punti si guadagnano. "E' aperto a persone di tutte le età. Abbiamo anche visto alcuni ragazzi di 8 anni battere i loro genitori in questo gioco", ha detto Pietro Michelucci, direttore dell'HCI.


I video del gioco provengono dal laboratorio di Chris Schaffer e Nozomi Nishimura della Facoltà di Ingegneria Biomedica della Cornell, in cui i due ricercatori hanno fatto importanti scoperte sul modo in cui la riduzione del flusso di sangue nel cervello contribuisce all'Alzheimer, con studi sui topi malati.


"Siamo riusciti per la prima volta a identificare il meccanismo responsabile della riduzione significativa del flusso sanguigno nell'Alzheimer, e abbiamo anche invertito alcuni dei sintomi cognitivi tipici della malattia, quando abbiamo dato un farmaco che migliora il flusso di sangue", ha dichiarato il professore associato Schaffer,. "Ma il collo di bottiglia attuale nella nostra ricerca è trovare i vasi sanguigni in stallo, un processo che non siamo riusciti ad automatizzare e che si può fare solo con l'ispezione manuale dell'immagine".


Schaffer ha aggiunto che in due ore un ricercatore in laboratorio può acquisire i dati di scansione che richiedono circa una settimana di analisi manuale delle immagini. E poiché tutti gli algoritmi di computer che sono stati provati finora non riescono a trovare con precisione i vasi sanguigni in stallo, il compito è più adatto a un occhio umano acuto.


"Anche se in una settimana circa possiamo acquisire dati sufficienti per testare una nuova idea su questo processo o testare un potenziale terapeutico per trattare la riduzione del flusso di sangue, abbiamo bisogno di un anno intero per analizzare i dati", ha detto l'assistente professore Nishimura. "La mia speranza è che con l'aiuto del pubblico, possiamo accelerare notevolmente il ritmo della ricerca".


Stall Catchers è uno dei due giochi in fase di sviluppo nell'ambito di EyesOnALZ, un progetto scientifico per cittadini creato in modo che le persone con poca o nessuna conoscenza scientifica possano aiutare i ricercatori ad analizzare i dati. La piattaforma di Stall Catchers si basa sul progetto scientifico per cittadini di grande successo Stardust@home introdotto dal professor Andrew Westfall all'Università della California di Berkeley, che ha individuato particelle di polvere interstellare inserite in un gel di vetro trasportato nello spazio. Partecipano al progetto anche l'Università di Princeton, SciStarter.com e WiredDifferently.org.


"Oggi, abbiamo alcuni esperti di laboratorio che mettono i loro occhi sui dati della ricerca", ha detto Michelucci. "Se potessimo arruolare migliaia di persone per fare la stessa analisi con un gioco online, avremmo un enorme moltiplicatore di forza nella nostra lotta contro questa terribile malattia".


Per giocare e aiutare a combattere l'Alzheimer, vai su StallCatchers.com.

 

 

 


Fonte: Daryl Lovell in Cornell University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.