Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vivere il presente: la nuova normalità nella demenza


Nel suo libro 'Who Dies? An Investigation of Conscious Living and Conscious Dying' ('Chi muore? Un'indagine sulla Vita coscente e sulla Morte Coscente'), Stephen Levine ha scritto: "Se tu entrassi in una stanza e tutto ad un tratto la tua memoria si dissolvesse, sperimenteresti «una nuova leggiadria» in ogni oggetto prima familiare. Vedresti con occhi nuovi una realtà scintillante. La familiarità sparisce, non sai più nulla, tutto avrebbe una nuova vita. In ogni momento, vedresti lo straordinario".


Potrebbe essere così che si sente una persona con demenza? Quella persona potrebbe dire di si. Ma forse possiamo adottare un nuovo atteggiamento noi stessi, e cominciare a renderci conto che c'è abbastanza 'novità' a scoprire noi stessi, una straordinarietà sufficiente. Anni fa, ho ricevuto un poster con una bella scena autunnale e con le parole: "Per ognuno di noi ci sono miracoli. Dobbiamo solo farci da parte e guardare le cose di tutti i giorni".


Non molto tempo fa, nella comunità in cui vivo, è cambiato il modo di interagire con uno dei nostri fratelli. Qualcuno ha definito la nostra realtà con quella che sembrava una frase utile: una 'nuova normalità'. Le persone coinvolte erano ancora le stesse di prima, ma la dinamica era cambiata, per cui quello che prima era un comportamento e un'interazione normale, ora non lo era più. Ma piuttosto che lamentarsi della situazione mutata, abbiamo adottato un atteggiamento diverso, e abbiamo accettato il fatto che stavamo vivendo in una nuova normalità.


Così spesso, quando abbiamo a che fare con qualcuno con nuove limitazioni, ci viene imposta una nuova normalità. E' più facile, a quanto pare, quando tali limitazioni sono fisiche, e ci adattiamo meglio che possiamo, anche se cambiano i nostri ritmi quotidiani.


Ma quando si tratta di una questione di perdita di memoria a causa della demenza, chi vive nella stessa casa o in una relazione allargata potrebbe rimanere attaccato alla persona 'vecchia', a colui che riconosceva sempre le persone e gli arredi come familiari. Sembra che non riusciamo ad adattarci facilmente al cambiamento, e comunque ci aspettiamo che la persona impegnata nella sua lotta possa ricordare tutto.


Forse è una sfida in gran parte da mettere a fuoco nel momento presente, in cui sperimentiamo ogni cosa e ogni persona mentre la incontriamo. Vediamo una pianta nella stanza, e siamo invitati a vedere non solo una pianta, ma una realtà viva e vibrante. Non abbiamo bisogno di concetti e preferenze del passato per apprezzare una pianta vivente. Abbiamo solo bisogno di guardarla con apprezzamento, e forse toccarla con la punta delle dita.


Sì, a tutti noi piace molto essere ricordati per quello che siamo. Ma la situazione peggiore non è vivere nel presente, vedere le cose con occhi nuovi, insieme con la persona con demenza. Può essere frustrante per chi ha una demenza non ricordare chi è qualcuno, ma forse possiamo aiutare a stabilire una nuova normalità, dove le cose sono nuove e fresche, dove le persone sono gentili e si prendono cura in modi nuovi e inaspettati.


Uno dei fratelli della mia comunità ha qualche forma di demenza che interferisce con la sua capacità di capire in quale pagina siamo, o quale canzone stiamo per cantare in un momento di preghiera, o quale è il suo piatto a tavola quando torna da prendersi un caffè. Da un pò di tempo non gli chiedo cosa pensa e come si sente nella sua condizione; se glielo chiedo di nuovo, dovrebbe ammettere di essere un po' frustrato per questo. Ma quello che vedo chiaramente è il suo apprezzamento per l'aiuto che tutti gli diamo nel fargli notare il numero di pagina o di canzone, o nell'indicare il suo piatto. Egli è così gentile nel cercare quell'aiuto, e nell'accettarlo. Se avrò io stesso una demenza, un giorno, spero di avere lo stesso tipo di atteggiamento che vedo in lui.


Non ci aspettiamo che lui torni come prima. Cerchiamo di anticipare le sue esigenze. Ben prima che qualcuno dica qualcosa, ci troviamo a vivere in una nuova normalità con lui. Tutto si riduce a confidare che, per le cose (e le persone) di tutti i giorni, ci sono miracoli per ciascuno di noi ... se abbiamo gli occhi per vedere le cose e le persone così come sono ... non come erano, o come vorremmo che fossero, ma come sono.

 

 

 


Fonte: Fr. Greg Poser, OSC in Mille Lacs Messenger (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.