Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ho perso le chiavi della macchina. Devo preoccuparmi della memoria?

Gli anziani spesso sperimentano qualche dimenticanza man mano che invecchiano.


La maggior parte di questi cambiamenti cognitivi lievi sono considerati una conseguenza del normale invecchiamento e di solito non sono motivo di preoccupazione.


Ma quali sono i sintomi da considerare normali e quali sono i segnali di qualcosa di più grave in atto?


Non è sempre facile capire la differenza. In realtà, i segnali di pericolo per la memoria sono spesso fraintesi o ignorati.


Gli esperti sanitari concordano sul fatto che dimenticare di pagare una bolletta o non trovare gli occhiali non sono segnali di gravi problemi cognitivi.


Sarebbe più preoccupante dimenticare come compilare un assegno o come mettere gli occhiali, una volta trovati.


Ecco un altro esempio: vai in auto al centro commerciale per fare acquisti e parcheggi l'auto fuori del negozio preferito. Lasciando il centro parecchie ore più tardi, sai più o meno dove è parcheggiata l'auto, ma non ricordi esattamente dove. Tuttavia, dopo pochi minuti di ricerca la individui.


Questo è un segno di perdita di memoria? Probabilmente no. Quando sei arrivato al centro commerciale, forse pensavi a cosa dovevi fare, e questa distrazione ti ha impedito di generare il ricordo duraturo di dove hai lasciato l'auto.


Se invece trovi l'auto, ma hai difficoltà ad aprire la porta o ad avviare il motore, questo potrebbe essere un'indicazione di problemi cognitivi più gravi. Perché? Perché l'apertura e l'avvio dell'auto sono considerati compiti radicati e automatici che una persona compie senza pensare. Allo stesso modo, anche mettere gli occhiali e pagare una bolletta sono radicati, così dimenticare come si fa può essere preoccupante.


I familiari e gli amici dovrebbero prestare attenzione al declino in tre importanti aree di competenza: memoria, pensiero e ragionamento. Qui di seguito ecco alcuni sintomi di problemi cognitivi:

  • Perdita di memoria, soprattutto a breve termine, con conseguente domande o commenti ripetuti.
  • Cambiamenti di personalità o umore, come rabbia, confusione, ritiro.
  • Nuove ed evidenti difficoltà con la lingua, per scriverla, parlarla o capirla.
  • Confusione su tempi e/o luoghi circostanti.
  • Incapacità di completare le attività regolari o seguire i passaggi.
  • Perdersi e non riuscire a tornare sui propri passi.
  • Variazione dell'andatura a piedi o nell'equilibrio.
  • Problemi a prendere decisioni o esibire scarsa capacità di giudizio.


Se tu, o qualcuno che conosci, sta sperimentando alcuni dei sintomi qui sopra, non ignorare la situazione. L'inazione non farà passare i problemi. Un medico può aiutare a determinare che cosa sta causando la condizione. La buona notizia è che a volte la perdita di memoria deriva da una causa che può essere facilmente trattata, ad esempio una interazione farmacologica.


Inoltre, sii consapevole del fatto che la persona che sta avendo i problemi di memoria può non rendersi nemmeno conto che c'è un problema.


Programma una visita dal medico di famiglia per una valutazione. Prima del tempo, prendi appunti sulla gravità e la frequenza dei sintomi e porta quelle note insieme a tutte le domande che potresti avere.


Chiedi al medico di eseguire una visita che includa un semplice test di valutazione della memoria chiamato Mini-Cog. Se si sospetta l'Alzheimer, o un'altra malattia del cervello, chiedi di vedere un neurologo.


Conoscere la causa dei problemi di memoria aiuterà te e la tua famiglia a prepararsi per il futuro. Qualunque sia la diagnosi, sapere è potere.

 

 

 


Fonte: Nancy Wurtzel in Star Tribune (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.