Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La demenza può causare mancanza di moderazione sociale

Disinibizione è un termine che in psicologia significa «mancanza di moderazione, disprezzo per le convenzioni sociali».


In altre parole, coloro che soffrono di deterioramento cognitivo come l'Alzheimer o le altre demenze correlate potrebbero avere delle carenze nelle aree del normale contenimento sociale.


Ad esempio, potrebbe formarsi l'abitudine di spogliarsi in pubblico o davanti a qualunque persona in casa, compresi i bambini. Questa può diventare una situazione estremamente imbarazzante ed è, ovviamente, un comportamento non appropriato.


E' opportuno cercare di scoprire che cosa potrebbe causare questo comportamento difficile nei vostri cari, analizzando la situazione. Qualcos'altro ha fatto partire questo comportamento? In molti casi lo scatena qualcosa nell'ambiente.


Potrebbe iniziare a spogliarsi semplicemente perché non si sente a suo agio e non riesce a trovare le parole per dirlo. Potrebbe sentire troppo caldo o gli abiti potrebbero prudere. Fortunatamente puoi acquistare abiti speciali progettati per coloro che vivono con una demenza avanzata.


Basta andare online e ricercare le parole "vestiti di Alzheimer" e tali articoli appariranno a sufficienza. Sono fabbricati di proposito con caratteristiche che evitano di spogliarsi, come le lunghe zip lungo la schiena, complete con chiusura a cupola dietro il collo, in modo che chi lo indossa non può arrivare all'inizio della chiusura lampo. Ma bisogna essere consapevoli che questa modifica aumenterà il bisogno di assistenza supplementare nello spogliarsi, per usare il bagno, ecc.


Ho trovato che più i vestiti sono larghi, meglio mio padre li accettava nelle fasi avanzate [della malattia]. Egli rifiutava risolutamente di indossare qualcosa che anche solo sembrasse stretto. Non riuscivo nemmeno a convincerlo ad indossare i calzini negli ultimi due anni della sua vita. E' stato un bene vivere qui nel clima della Florida.


Se doveste ritrovarvi in ​​un luogo pubblico e il vostro caro comincia a spogliarsi, cercate di non farvi prendere dal panico. Prima cercate di deviare l'attenzione, tentando di portare i suoi pensieri su qualcosa di diverso dall'abbigliamento.
Come ho già scritto in precedenza, spostare l'attenzione funziona meglio quando si può in effetti dare loro qualcosa che possono toccare, gustare o odorare. Ad esempio, se si è in un ristorante, provare a dare un paio di pezzi di argenteria e chiedere quale piace di più; o farli assaggiare qualcosa e chiedere il loro parere da gourmet sul sapore.


Prendere l'abitudine di portare con sè vestiti extra. Il solo farli indossare una camicia fresca potrebbe risolvere il problema.


Evitare a tutti i costi di arrabbiarsi o di imbarazzarli. Rimanere composti, magari trovare un posto riservato perchè si siedano in silenzio per un po'. La folla o i volti sconosciuti potrebbero essere il colpevole, inducendo in loro un attacco di ansia.


Un altro esempio di comportamento non appropriato che potrebbe accadere è un linguaggio osceno. Anche una persona che aveva raramente imprecato in pubblico prima di allora potrebbe vomitare parole da far arrossire un camionista. Se diventa sboccata o offensiva potrebbe essere necessario sedersi e spiegare a grandi e piccini che sono nel campo uditivo, che è la malattia che causa questo comportamento scadente e che di norma quella persona si astiene sempre da questo tipo di comportamento.


Se succede quando si è faccia a faccia, ricordargli gentilmente che questo comportamento non va bene. Se si è in un luogo pubblico e non si può distogliere la sua attenzione su qualcos'altro, potrebbe essere preferibile scusarsi e tornare a casa dove si sentirà di nuovo al sicuro e protetto.

 

 

 

 

 


Fonte:  Gary LeBlanc in HernandoToday  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.