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[Dana Territo] Rassicurare e distrarre per ridurre l'ansia da separazione dei pazienti con Alzheimer

Che cos'è l'ansia da separazione negli individui con Alzheimer o altra demenza? Hai suggerimenti e strategie per gestirla?

elderly anxious woman Image by freepik

La riluttanza e la paura di essere separato dal caregiver primario dell'individuo, o ansia da separazione, sono risposte normali e sane, presenti regolarmente nelle persone con morbo di Alzheimer (MA) o altra demenza. Molti fattori contribuiscono all'ansia da separazione, includono cambiamenti in un caregiver o una routine, una malattia o solo essere stanchi o troppo stimolati.


Per l'individuo affetto da MA o demenza, l'ansia da separazione è amplificata poiché l'individuo si sente già 'smarrito' e perdere o essere separato da un caregiver familiare può renderlo molto instabile e agitato. Il pensiero di essere solo, o addirittura abbandonato, influisce notevolmente sulla persona e può essere una circostanza difficile per il caregiver primario.


Alcuni caregiver vanno in grande difficoltà quando i loro cari diventano la loro 'ombra' (shadowing), il che significa che li hanno costantemente tra i piedi, per così dire. L'individuo interessato non è l'ombra, né vuole essere sempre con il caregiver. Gli effetti della malattia fanno reagire l'individuo in modo tale da fidarsi, e avere bisogno, di quella persona familiare e quindi quella persona diventa il centro del suo mondo.


È una forma di rassicurazione e validazione; una connessione su cui si basa l'individuo interessato per la sicurezza e la qualità della vita. Senza di essa, l'individuo interessato diventa presto paranoico e spaventato e l'ansia può produrre esplosioni o espressioni comportamentali.


Le persone colpite devono costruire fiducia negli altri, in caregiver diversi dal loro caregiver primario, in modo che quest'ultimo possa avere un po' di spazio o tregua, dalla persona cara. L'individuo interessato col tempo cresce per fidarsi e affidarsi a questi nuovi caregiver nella vita. Possono essere familiari o amici intimi o anche un caregiver professionale retribuito. Una volta stabilita la fiducia, sarà più facile per il caregiver staccare quando necessario e non avere l'ombra dalla persona amata.


Deviare sempre l'attenzione dell'individuo che soffre di MA o demenza è un altro modo per ridurre l'ansia da separazione. Convalida le espressioni di paura e ansia dell'individuo interessato e usa un tono di voce confortante e lenitivo per rassicurare. Trova qualcosa che la persona amata gradisce fare come una passeggiata all'esterno, un puzzle, giardinaggio, dipingere, guardare foto, ascoltare musica preferita, ecc.


Presta attenzione alla routine, perché più è strutturata la giornata dell'individuo interessato con cose che gli piacciono, meno sono le possibilità che l'ansia aumenti. Offri all'individuo interessato molta comprensione e accettazione e non rimproverare o ridicolizzare l'individuo per il modo in cui si sente o agisce.


Anche l'ambiente può far crescere l'ansia se i dintorni diventano sconosciuti per la persona colpita o sono modificati di frequente, quindi cambiare spesso l'ambiente di cura può disorientare la persona colpita e causare tensione. Inoltre, gli individui colpiti spesso rispecchiano i loro caregiver e possono percepire le emozioni del familiare caregiver.


Queste emozioni possono essere trasferibili, quindi è importante per i caregiver mantenere il controllo sulle proprie ansie quando si occupano dei propri cari. Se l'individuo interessato rileva frustrazione o angoscia nel caregiver alla fine dell'incontro, ciò potrebbe segnalare all'individuo che qualcosa non va e intensificherà il problema e l'ansia.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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