Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Domenico Praticò: I benefici della danza per la demenza e la salute del cervello

La ricerca suggerisce che la danza potrebbe avere effetti benefici sulla salute del nostro cervello, svolgendo probabilmente anche un ruolo nella prevenzione o nel rallentamento del declino cognitivo, della demenza e del morbo di Alzheimer (MA).

couple dancing Image by Freepik 

La danza non è solo una forma d'arte o un hobby; è anche un mezzo di connessione sociale, un'espressione culturale e un'attività che può avere un impatto positivo sulla salute del nostro cervello.

 

Capire la demenza e il MA

La demenza si riferisce ad un declino delle capacità cognitive che compromette la vita di tutti i giorni. Il MA, il principale tipo di demenza, si caratterizza per la progressiva riduzione delle capacità mnemoniche e delle funzioni cognitive. Oggi, più di 55 milioni di persone in tutto il mondo vivono con il MA e si prevede che questo numero raddoppierà entro il 2030.

Mentre la ricerca per trovare misure preventive efficaci si intensifica, i ricercatori stanno studiando vari fattori dello stile di vita che possono aiutare a mantenere la salute del nostro cervello. Tra questi fattori, la danza può offrire una miscela unica di attività fisica e stimolazione mentale che attiva i circuiti nervosi del cervello e crea risposte cerebrali positive. Sebbene i ricercatori abbiano appena iniziato a esplorare i benefici cognitivi specifici della danza per la demenza e la salute del cervello, alcuni studi preliminari indicano risultati positivi a tale proposito.

 

La danza stimola l'attività cerebrale

La danza coinvolge numerose regioni cerebrali essenziali per la memoria, l'attenzione e la coordinazione dei movimenti. A differenza di altri esercizi, la danza combina movimenti fisici che richiedono concentrazione mentale. Ad esempio, quando si balla, si deve coordinare il ritmo, navigare nello spazio e gestire i tempi, tutti fattori che stimolano le connessioni cerebrali e rafforzano le capacità cognitive. Questa maggiore attività cerebrale può aiutare a combattere il declino cognitivo associato all'invecchiamento e condizioni come il MA.

I programmi di danza strutturati, come i corsi di ballo da sala e di danza-fitness, impongono ulteriori stimoli cognitivi. Queste attività spesso richiedono ai partecipanti di imparare nuove movimenti e coreografie, promuovendo la memoria e l'agilità mentale.

Ci sono molti programmi specificamente progettati per gli anziani che vogliono imparare a ballare. Molte organizzazioni locali probabilmente sponsorizzano tali attività. A tale proposito, una buona idea è prendere in considerazione anche organizzazioni culturali locali o programmi tramite la biblioteca locale.

 

La danza, l'interazione sociale e il benessere emotivo

Poiché la danza spesso si svolge in contesti sociali, essa ne favorisce le connessioni tra i partecipanti. Formare forti legami sociali può migliorare la salute mentale. Allo stesso tempo, gli studi hanno dimostrato che l'impegno sociale può ridurre il rischio di demenza e depressione. Inoltre, ballare innesca il rilascio di endorfine, che migliorano l'umore e aiutano ad alleviare lo stress. Questo può agire come strato protettivo contro il declino cognitivo.

 

I benefici fisici della danza sulla salute cognitiva

Partecipare regolarmente alla danza non solo migliora il benessere cardiovascolare, ma aumenta anche il flusso sanguigno al cervello. Questa migliore circolazione assicura che il nostro cervello riceva ossigeno e nutrienti vitali necessari per un funzionamento efficiente. Le routine aerobiche, in particolare quelle che prevedono movimenti vivaci come la danza, hanno dimostrato di avere un impatto significativo sulla salute del nostro cervello.

Le ricerche indicano che gli individui che praticano la danza dimostrano una maggiore consapevolezza spaziale e flessibilità cognitiva, abilità che solitamente diminuiscono con l'età.

 

Prove scientifiche a sostegno della danza come misura preventiva

Studi recenti supportano l'idea che la danza apporti benefici significativi alla salute cognitiva. Ad esempio, uno studio del 2020 pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience ha scoperto che gli anziani che partecipavano regolarmente al ballo da sala mostravano funzioni cognitive migliori rispetto a coloro che si esercitavano con allenamenti tradizionali. Secondo uno studio su 469 over-75 condotto alla Harvard Medical School, un'immagine PET del cervello ha rivelato che la danza attiva "regioni del cervello che contribuiscono all'apprendimento e all'esecuzione della danza".

Inoltre, la sincronizzazione del movimento con il ritmo attiva circuiti cerebrali collegati sia alle capacità uditive che a quelle motorie, potenziando ulteriormente le prestazioni cognitive. Queste scoperte sono fondamentali per sviluppare migliori strategie di prevenzione per la demenza e il MA.

 

Rendere la danza accessibile

Per ottimizzare i benefici cognitivi della danza, è essenziale renderla accessibile a individui di varie età e livelli di forma fisica. Semplici adattamenti possono incorporare la danza nello stile di vita di tutti, sia tramite lezioni comunitarie che tramite pratica informale da soli a casa.

Trovare uno stile di danza che risuoni con gli interessi personali può favorire una partecipazione costante. Anche la tecnologia gioca un ruolo fondamentale; lezioni online e video di danza offrono opportunità di impegnarsi con la danza in un ambiente confortevole. Piattaforme come YouTube offrono diversi allenamenti di danza su misura per ballerini principianti e avanzati.

 

Abbracciare le gioie della danza

In conclusione, integrare la danza nelle routine quotidiane non solo è fonte di divertimento, ma apre anche la strada a un invecchiamento cerebrale più sano. Promuovendo l'attività fisica e le interazioni sociali, la danza combina ritmo e movimento per creare una base per preservare i ricordi.

Incoraggiamo noi stessi e i nostri cari a praticare la danza, non solo come esercizio fisico, ma come un potente mezzo per nutrire il cervello e i ricordi. Non è mai troppo presto e non è mai troppo tardi per lasciare che il movimento ci guidi verso la vitalità cognitiva e il ritmo della vita.

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)