Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Non è obbligatorio cadere quando si invecchia

Le cadute, e le lesioni che provocano, NON sono una parte inevitabile dell'invecchiamento, e ricercatori dell'Università di Manchester affermano che ci sono molte cose che si possono fare per evitarle.


Le cadute sono la principale causa di infortuni mortali tra gli anziani, ma gli esperti di tutta Europa sostengono che non dovrebbero essere semplicemente ignorate come una conseguenza inevitabile dell'invecchiamento. La ricerca dimostra che ci sono molte cose che le persone possono fare per prevenire le cadute che aumentano con l'età.


L'Università di Manchester fa parte di ProFouND (Prevention of Falls Network for Dissemination = Rete per la diffusione della prevenzione delle cadute), rete finanziata dalla Commissione Europea per introdurre le migliori pratiche nella prevenzione delle cadute e per rendere disponibili gli interventi semplici che aiutano a prevenire le cadute degli anziani.


La Dott.ssa Emma Stanmore, della Scuola di Infermieristica, Ostetricia e Servizio Sociale dell'Università di Manchester, ha detto: "Molte persone pensano erroneamente che le cadute siano solo una parte dell'invecchiamento e qualcosa da aspettarsi in vecchiaia, ma non é vero. Questo malinteso non è sorprendente perché le cadute sono molto frequenti; circa un terzo delle persone over-65 e la metà di quelli oltre gli 80 cadono ogni anno. Collegandoci alla Giornata Internazionale degli Anziani del 1° ottobre, vogliamo sensibilizzare gli anziani, i loro familiari e le organizzazioni che lavorano con gli anziani, sul fatto che le cadute possono essere previste ed evitate usando alcuni semplici metodi".


Il Professore Chris Todd, dell'Università di Manchester, responsabile della rete ProFouND, ha detto: "Ci sono forti prove scientifiche che siamo in grado di prevenire le cadute tra gli anziani. Per esempio, gli esercizi di forza ed equilibrio possono proteggere dalle cadute, ma dovrebbero essere eseguiti sotto una guida professionale per assicurare che siano adatti e per massimizzare la loro efficacia. Abbiamo messo insieme la rete ProFouND, finanziata dalla CE, che sta sostenendo il Partenariato Europeo per l'Innovazione sull'Invecchiamento Attivo e Salutare, rendendo disponibile materiale di formazione in tutta la UE, per aiutare a ridurre il numero di cadute subite dagli anziani in Europa".


La Dott.ssa Stanmore ha aggiunto: "Si dovrebbe ridurre al minimo la quantità di tempo trascorso da seduti e non essere sedentari per lunghi periodi; in realtà gli anziani dovrebbero mirare ad essere attivi tutti i giorni e fare 150 minuti di attività a moderata intensità, in periodi di 10 minuti o più, ogni settimana. Se si ha una qualunque condizione medica, questo in realtà dovrebbe essere fatto dopo aver verificato il parere di un professionista sanitario. Perché non visitare la biblioteca locale per scoprire la disponibilità di corsi di ginnastica nei dintorni, come il Tai Chi. Molte autorità sanitarie hanno informazioni sulle sessioni che mirano a migliorare la forza e l'equilibrio".


La ricerca dimostra che il rischio di cadute è maggiore se una persona anziana ha una storia di cadute, se ha problemi a camminare, se usa un deambulatore o se ha alcune condizioni tra cui un precedente ictus, il Parkinson, la demenza o l'artrite. Il rischio di cadute può anche essere più alto se una persona anziana prende quattro o più farmaci, ha paura di cadere, problemi di continenza, problemi di vista o di forza e problemi di equilibrio. Le persone con una storia di cadute dovrebbero parlare con un professionista della salute sui servizi locali anti-cadute che potrebbero aiutarle e chiedere che il medico o il farmacista faccia una revisione dei farmaci già prescritti.

 

 

 

 

 


Fonte: Manchester University.

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)