Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'Alzheimer's Society chiede alla polizia di gestire in modo diverso gli aggressori con demenza

La polizia in città è invitata a trovare un altro modo per gestire i pazienti anziani con demenza che colpiscono il loro coniuge.

Gli alti gradi della polizia suggeriscono di apportare modifiche a livello legislativo della provincia [Ontario/Canada] prima che loro possano alterare il modo in cui si affrontano tali situazioni.


Due rappresentanti dell'Alzheimer Society di Sault Ste. Marie e Distretto hanno incontrato il comitato dei servizi di polizia della stessa città lo scorso Giovedi. La loro presentazione ha fatto seguito a due recenti arresti di anziani con Alzheimer residenti in città, che hanno aggredito i loro coniugi. Un uomo ha morso la moglie quando lei cercava di aiutarlo.


"Non hanno la capacità di ragionamento per modificare il loro comportamento", ha detto Carolyn Cybulski, direttrice esecutiva al comitato. "Dobbiamo modificare il nostro comportamento nell'approcciare la gente". La società vorrebbe che gli aggressori siano portati al Sault Area Hospital per la valutazione, soprattutto se l'incidente violento segue un improvviso cambiamento nel comportamento.


Gli anziani potrebbero essere soggetti a deliri anche con una malattia semplice come un raffreddore, ha detto Cathie Randell, co-ordinatrice di primo contatto. "C'è una possibilità molto reale che sia il delirio a causare un improvviso cambiamento nel comportamento", ha detto. "Dal nostro punto di vista si vuole fare in modo che le persone affette da demenza raggiungano l'ospedale, soprattutto se si tratta di un improvviso cambiamento nel comportamento". Con i Baby Boomers che hanno appena iniziato ad andare in pensione, ha avvertito che ci saranno più anziani con Alzheimer nei prossimi anni. Come risultato, questi interventi potrebbero diventare sempre più comuni.


La politica della polizia impone che l'aggressore sia separato dalla vittima e messo in una cella. "Dobbiamo proteggere la vittima", ha detto l'Ispettore Art Pluss. "Non possiamo lasciare che l'aggressore torna in casa, in questa sede".


La Cybulski detto che il suo staff trova "molto angosciante" che una persona con Alzheimer sia dietro le sbarre, soprattutto se ha un problema medico. "Ci piacerebbe vedere qualcosa, un sistema migliore per affrontare questo problema", ha detto. Il sindaco Debbie Amaroso, che lavora nel campo dei servizi sociali ed è un membro del consiglio della polizia, si è detta d'accordo. "Ci deve essere una opzione per gli assalitori che soffrono di una qualche forma di demenza, un'opzione piuttosto che una cella di prigione perché in questo momento si tratta solo di capire la sua mancanza", ha detto.


Il direttore Bob Davies ha detto che l'aiuto potrebbe venire da un piccolo team simile ad una unità di crisi che di solito comprende un poliziotto, un infermiere, un operatore psichiatrico e un'assistente sociale. "Ci deve essere una legislazione specifica che ci permette di fermarli e fare qualcosa con loro fuori dal carcere", ha detto.  Il vice capo Bob Kates  ha suggerito che l'Alzheimer's Society possa addestrare gli agenti di polizia della città. "Lavoreremo sicuramente con voi", ha detto Davies a Cybulski e Randell.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************

Pubblicato da
Brian Kelly in The Sault Star  il 1 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.