Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Qual è il rapporto tra il cervello e l'anima?

Trascrizione di una intervista a Rudy Tanzi (foto): Sto scrivendo un libro con Deepak Chopra intitolato Superbrain [Supercervello]. E' il titolo di Deepak.

Eravamo entrambi relatori allo stesso TEDMED l'anno scorso, e poi ci siamo incontrati per la prima volta.


Abbiamo iniziato a parlare della mente, e ci siamo resi conto in una serie di e-mail dopo il nostro incontro che, pur proveniendo da ambiti diversi (io dalle neuroscienze, avendo a che fare con cognizione, cellule nervose e sinapsi, e Deepak dal lato della coscienza), siamo d'accordo su quasi tutto, ma io penso in termini di neurofisiologia, processi neuronali e formazione delle sinapsi, mentre Deepak sta pensando in modo metafisico in termini di coscienza, utilizzando la letteratura vedica.


Ma ricordate, Deepak è un medico, quindi conosce il lato scientifico, così può apprezzare ciò che sto dicendo, e io ho sempre avuto un intenso interesse per la metafisica e le cose di cui Deepak parla. Ho letto i libri di Deepak prima di incontrarlo. Quindi, è proprio un bel matrimonio, e abbiamo detto: "Scriviamo un libro sul cervello e parliamo di tutte le cose che le persone non conoscono sul cervello che rende il cervello così incredibile".


Quindi, una parte del libro dirà: "Scommetto che non sapevi" (rivolto alla persona media) "che le cellule nervose in realtà si dividono. Ti è stato insegnato che si nasce con un certo numero di cellule nervose, si perdono, e non ritornano. Bene, indovina un po', è sbagliato. Ora sappiamo che le cellule nervose sono prodotte esattamente nella regione del cervello colpita dall'Alzheimer. Sappiamo anche dalla ricerca nel mio laboratorio e di altri, che se si inducono le cellule nervose a dividersi nell'area del cervello della memoria di breve termine, si possono migliorare i sintomi dell'Alzheimer in modelli animali"


E altre cose come questa. Molte persone non conoscono la neuroplasticità, l'idea che quando si hanno danni al cervello, un ictus o un trauma cerebrale, le cellule nervose intorno a quelle danneggiate di rigenerano. Fanno spuntare nuovi assoni e dendriti. Cercano di recuperare le connessioni perse dai neuroni morti. Cercano di mantenere la rete neuronale in qualche modo incredibilmente elegante. Quindi, non sei lasciato fuori ad asciugare dopo aver avuto un infortunio. Se cerchi di imparare, trovare novità, stimolarti intellettualmente, forzi la tua mente a produrre nuove sinapsi, puoi guarire te stesso. Ora, naturalmente, dipende da quanto è traumatica la lesione. Quindi, vogliamo insegnare alla gente che il cervello è una cosa incredibile.


Il secondo punto del libro è ora che sai quanto è grande il tuo cervello e come sia stupefacente e tutte queste cose che avresti potuto non sapere, indovina un po' - tu non sei il tuo cervello. Potresti pensare che sei il tuo cervello. Non sei il tuo cervello allo stesso modo in cui non sei il tuo stomaco. Quando hai fame, senti la fame nello stomaco e tu dici: "Ho bisogno di mangiare". Non ti identifichi con il tuo stomaco. Il tuo stomaco ti ha dato la sensazione di cui hai bisogno per capire che devi assumere cibo per sopravvivere e funzionare.


Emozioni e intelletto servono allo stesso scopo per il cervello. Le emozioni servono per la sopravvivenza e l'intelletto ti sta servendo. E' il tuo partner, il tuo alleato più grande, uno strumento molto potente. Ma non sei tu. Il motivo per cui [il libro] può essere di enorme aiuto è perché se si sta passando un momento difficile nella vita, impantanati nella depressione o impantanati in un certo stato d'animo negativo, speriamo che leggendolo si dica: "Ho questo partner incredibile nella mia testa, questo incredibile organo, ancora più interessante del mio stomaco, ed è mio da usare". Così, una delle prime righe che ho scritto nel libro (e vedremo se rimangno) è "dire ad alta voce: 'il mio cervello.' Il mio cervello. Chi l'ha detto? Chi ha detto 'il mio cervello'? Ecco chi sei. La persona che ha detto 'il mio cervello,' ecco chi sei. Hai usato il cervello per dire 'il mio cervello,' ma il fatto che tu possa dire 'il mio cervello' ed essere consapevole, dice che è il vero te".


Ora, chi è il vero te, è dove entra in ballo Deepak, perché Deepak parlerà dell'anima e della coscienza e della coscienza dell'universo e della metafisica. Così, Deepak porterà in superficie chi è il vero te. Porterà su il vero te come partner incredibile per sopravvivere su questa terra e prosperare, ed è il cervello. Quando ti senti giù, quando ti senti emotivamente giù, riconoscilo, OK? C'è un motivo. Le emozioni hanno uno scopo. Non essere il signor Spock. Non essere la generazione di Star Trek, in cui l'emozione è inutile, sai, basta usare la logica. No, sii equilibrato. Quando le emozioni colpiscono, presta attenzione, ma non identificarti con loro.


Quando arrivano pensieri intellettuali, il dialogo interno colpisce, usalo; non essere esso. Quando nascono intuizioni dall'intelletto e dall'istinto, presta attenzione a loro. Ti stanno tutte servendo e provengono dal tuo partner, il cervello, ma non è ciò che sei veramente.


Quindi questi sono i due aspetti del libro.

 

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Bob DeMarco in Alzheimer's Reading Room il 2 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.