Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


AC immune comunica dati in parte ottimisti sul loro farmaco di Alzheimer

andrea pfeifer acimmune 1Andrea Pfeifer, CEO di AC Immune

La società svizzera di biotecnologie AC Immune ha avuto un aumento netto delle azioni martedì della settimana scorsa dopo il rilascio di dati misti sul suo farmaco per il morbo di Alzheimer (MA).


Prima, la buona notizia: in uno studio in doppio cieco e randomizzato di Fase II, l'anticorpo monoclonale anti-tau di AC Immune ha soddisfatto l'obiettivo primario, mostrando che il farmaco candidato ha rallentato il declino cognitivo a un tasso statisticamente significativo nel MA lieve/moderato, rispetto al placebo.


È la prima volta che un anticorpo anti-tau mostra un effetto terapeutico nel MA, secondo la società, e il primo anticorpo in assoluto a mostrare un impatto sulla cognizione in questa popolazione. Ma il programma, condiviso con la Roche, ha mancato l'obiettivo comprimario che misurava il tasso di declino funzionale, e anche gli obiettivi secondari che riguardavano lo stato mentale e gli effetti della demenza.


La CEO Andrea Pfeifer si è dichiarata cautamente ottimista sui questi dati e spera di conoscere meglio l'impatto del farmaco sulla funzione in una estensione [dello studio] pianificata: “Questi dati sono solidi, ma non li capiamo completamente. Questo è ciò su cui lavoreremo in novembre [a una prossima conferenza] e dobbiamo avere un po' più di chiarezza”.


Tuttavia, soddisfare l'obiettivo primario va abbastanza bene per molti investitori, visto che le azioni AC Immune sono aumentate più del 75% martedì mattina, prima dell'inizio delle contrattazioni.


Quanto al motivo per cui il farmaco ha superato il test del declino cognitivo, ma non quello del declino funzionale, la Pfeifer punta alla lunghezza dello studio, dicendo che 12 mesi potrebbero essere stati troppo pochi per valutare la funzione. Ha anche incolpato l'obiettivo stesso, dicendo che l'obiettivo cognitivo è “molto più oggettivo”, perché è un risultato riferito dal paziente, piuttosto che il valore funzionale riferito dal caregiver.


Mentre i pazienti continuano a ricevere il trattamento nell'estensione in aperto dell'esperimento, la Pfeifer ha detto che spera di osservare un trend positivo sulla funzione, ma ha osservato che è ancora troppo presto per dirlo.


I risultati di martedì provengono da uno studio di fase II che valutava il semorinemab, un anticorpo monoclonale anti-tau che punta la porzione N-terminale della proteina tau. AC Immune ha arruolato 272 adulti con MA da lieve a moderato, randomizzando i pazienti al semorinemab o al placebo.


I ricercatori miravano a raggiungere due obiettivi comprimari - il cambiamento dal basale alla settimana 49 nella cognizione, misurata dall'Alzheimer's Disease Assessment Scale, Cognitive Subscale, versione a 11-punti (ADAS-Cog11), così come la variazione rispetto al basale nelle attività della vita quotidiana, misurata dall'Alzheimer's Disease Cooperative Study-Activities of Daily Living (ADCS-ADL).


Nell'obiettivo della cognizione, l'AC Immune dice che il semorinemab ha ridotto il declino cognitivo del 43,6% rispetto al placebo. L'azienda di biotecnologie non ha segnalato un valore di p esatto, dicendo solo che ha determinato un valore p<0,0025, stellare per qualsiasi misurazione. Sulla funzione, AC Immune non ha riferito alcun dato, dicendo solo che l'obiettivo comprimario non è stato raggiunto. La Pfeifer inoltre ha rifiutato di condividere questi dati, quando richiesto.


I risultati segnano una svolta “sorprendente” per il programma, ha scritto agli investitori martedì Lucy Codrington, analista di Jefferies, notando però che la mancanza di effetto terapeutico sulla funzione lascia a desiderare. La Codrington ha scritto che i dati di AC Immune sono particolarmente inaspettati dato che il programma aveva precedentemente fallito un esperimento lo scorso settembre sia sulla cognizione che sulla funzione dei pazienti con fasi iniziali di MA.

[...]

 

 

 


Fonte: Max Gelman in Endpoints News (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)