Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perdita di materia grigia nel cervelletto destro può essere legata all'Alzheimer

CerebellumIl cervelletto in rosso.

Il nostro cervello ha quattro emisferi (non due)

La materia grigia è la 'corteccia' che racchiude sia gli emisferi del cerebro ('corteccia cerebrale') e sia gli emisferi del cervelletto ('corteccia cerebellare').


Sfortunatamente, gli emisferi sinistro e destro del cervelletto sono spesso trascurati dai ricercatori e dal pubblico in generale. È comprensibile che molte persone assumano che il cervello abbia solo due emisferi; la semantica che circonda i riferimenti 'cervello-sinistro e cervello destro' può essere contrastante e potenzialmente confondente.


Ad esempio, il latino cerebrum significa cervello, mentre il latino cerebellum significa 'piccolo cervello'. Pertanto, tecnicamente parlando, gli emisferi sinistro e destro del cerebrum, che sono marcati 'cervello sinistro-cervello destro', potrebbero essere considerati gli unici due emisferi nel cervello (grande). E gli emisferi sinistro e destro del cervelletto potrebbero essere pensati come due emisferi nel 'piccolo cervello'.


Ma in definitiva, quasi tutte le definizioni del 'cervello umano' riconoscono che questo termine ombrello rappresenta l'intero cervello come un unico organo. Come riassume Wikipedia: "Il cervello è costituito dal cerebro, dal tronco cerebrale e dal cervelletto".


In particolare, poiché l'emisfero sinistro del cervelletto funziona in congiunzione con l'emisfero cerebrale destro (e viceversa), per coordinare i movimenti muscolari bilaterali e altre funzioni inter-emisferiche non motorie, la connettività funzionale della materia bianca e la struttura della materia grigia di questi quattro emisferi sono della massima importanza.

 

L'assottigliamento asimmetrico degli emisferi cerebrali sinistro e destro può essere collegato all'Alzheimer

Il mese scorso, ho riferito di uno studio (Roe et al., 2021) pubblicato il 1 febbraio su Nature Communications, che ha trovato che l'assottigliamento asimmetrico della materia grigia negli emisferi sinistro e destro della corteccia cerebrale è accelerato nei pazienti con morbo di Alzheimer (MA). Come spiega James Roe e i coautori:

"L'invecchiamento e il MA sono associati alla progressiva disorganizzazione del cervello. Sebbene l'asimmetria strutturale sia una caratteristica organizzativa della corteccia cerebrale, non sappiamo se la degradazione corticale continuativa correlata all'età e al MA altera l'asimmetria corticale [...] L'asimmetria sembra essere sorta dalla pressione evolutiva per ottimizzare l'efficienza di elaborazione e si pensa in generale che conferisca vantaggi organizzativi che danno benefici alla funzione del cervello.

Qui, mostriamo che l'organizzazione asimmetrica delle regioni corticali di ordine superiore nella giovane età adulta si deteriora con avanzare dell'età. Questo decadimento segue un semplice principio di organizzazione generale: la più spessa delle due cornici omotopiche è la più veloce a assottigliarsi. Questo principio era altamente riproducibile in diverse coorti ed era significativamente accentuato nei pazienti di MA".


In un post auto-narrativo del 19 febbraio 2021 ho filtrato questo studio Roe et al. e altre ricerche recenti su 'cervello sinistro - cervello destro' attraverso una mappa confondente del cervello che ho disegnato nel 2009, che tenta di animare come potrebbero essere rappresentate la struttura (materia grigia) e la connettività funzionale (materia bianca) tra tutti e quattro gli emisferi cerebrali, in una configurazione bidirezionale. Scrissi:

"Nella mia modesta opinione, vale la pena notare che le disfunzioni del cervelletto sono legate anche ad un'elevata variabilità dell'andatura (Schniepp et al., 2011) e c'è un collegamento consolidato tra il cervelletto e il MA (Wegiel et al., 1999; Jacobs et al., 2017; Toniolo et al., 2018)".

 

La perdita di materia grigia accelerata nell'emisfero destro del cervelletto può essere collegata al MA

Ora, una nuova meta-analisi (Gellersen, Guell, & Sami, 2021) guidata da ricercatori dell'Università di Cambridge confronta "la perdita di materia grigia del cervelletto nel MA e quella nell'invecchiamento normale". Oltre a Helena Gellersen e Sabre Sami di Cambridge, a questo studio pubblicato il 4 marzo su NeuroImage: Clinical ha contribuito anche Xavier Guell del MIT e della Harvard Medical School's del MGH. 


È interessante notare che questa meta-analisi suggerisce che il "cervelletto posteriore è influenzato sia dall'invecchiamento sano che dal MA" e che "l'invecchiamento sano ha mostrato una perdita bilaterale di materia grigia, mentre il MA è lateralizzato nell'emisfero destro del cervelletto".


In un tweet del 15 marzo 2021 su questa meta-analisi, Gellersen ha detto:

"Nel MA e nell'invecchiamento sano mostriamo modelli differenziali di perdita di materia grigia nel cervelletto e caratterizziamo il profilo cognitivo delle regioni interessate usando tre mappe funzionali del cervelletto. La caratterizzazione funzionale si è basata su (1) reti principali cerebro-corticali (Buckner Et al., 2011), (2) parcellazione discreta in sotto-regioni funzionali (King et al., 2019), e (3) una mappa continua delle preferenze funzionali in tre gradienti importanti del cervelletto (Guell et al., 2018)".


Gellersen, Guell e Sami scrivono nel riassunto del loro studio:

"[La nostra] meta-analisi evidenzia la vulnerabilità del cervelletto posteriore al MA e all'invecchiamento (Crus I/II, lobule VI), suggerendo che alcuni aspetti della traiettoria verso il declino legato all'età della materia grigia possono essere esacerbati dalla patologia del MA. La stretta lateralizzazione destra dell'atrofia nel MA, rispetto agli effetti bilaterali nell'invecchiamento sano, era sorprendente.

"È necessaria altra ricerca per capire meglio (1) come l'età e la patologia impattano sui processi computazionali cerebellari, (2) come le interazioni cerebellari con altre regioni cerebrali possono influenzare il declino cognitivo, o la sua conservazione, nell'invecchiamento sano e nel MA e (3) il ruolo della perdita di materia grigia cerebellare sub-regionale nella neuropsicologia del MA".

 

 

Clicca per vedere la neuro-immagine clinica (f) di Gellersen, Guell, & Sami, 2021 (CC BY 4.0)

 

 

 


Fonte: Christopher Bergland in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: vedi tutti sull'articolo originale.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)