Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Approccio integrato per una prevenzione efficace dell'Alzheimer

Alzheimer preventionPrevenzione dell'Alzheimer (Fonte: Dr. Ricardo B. Maccioni)

Questo nuovo studio pionieristico del Prof. Ricardo Maccioni e dei suoi colleghi del Centro Internazionale di Biomedicina (in Cile), è stato pubblicato nell'edizione speciale del Journal of Alzheimer's Disease per ricercatori latinoamericani.


Lo studio si aggiunge a un crescente corpo di ricerca sul valore della prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) con un approccio integrato che usa esercizi quotidiani, nutraceutici, pratiche orientali (come il Qigong) insieme alla meditazione e alla vita sociale. Questi elementi di uno stile di vita sano sono integrati da biomarcatori affidabili per rilevare precocemente questa malattia, fino a 20 anni prima della sua fase sintomatica.


Uno dei puzzle principali della ricerca medica e dei sistemi di sanità pubblica in tutto il mondo è il MA, che globalmente oggi interessa quasi 50 milioni di persone. Il MA è un disturbo cerebrale multifattoriale caratterizzato dalla progressione di problemi cognitivi, apatia e disturbi dell'umore. Il fattore di rischio principale del MA è l'invecchiamento.


Gli studi suggeriscono che la malattia corrompe l'invecchiamento normale con cambiamenti nelle potenti capacità funzionali dei neuroni, nonché nei meccanismi della protezione neuronale. Ci sono fattori che sono determinanti delle perdite funzionali durante l'invecchiamento, una parte importante di loro è costituita dai componenti epigenetici.


Pertanto, l'azione dei geni che conferisce la suscettibilità al MA può essere mitigata con stili di vita sani, esercizio fisico, nutrizione equilibrata, evitare molecole dannose per la salute, e farmaci. Avere una vita sociale attiva e praticare attività durante i primi anni dell'anzianità, permette di restare sani in età avanzata.


In questo contesto, è stato aperto un percorso importante verso la prevenzione del MA, considerando i fattori sopra menzionati e il controllo degli eventi neuroinfiammatori (vedi immagine). Sulla base delle prove mediche, i ricercatori concludono che, integrando in modo razionale tutti questi fattori, si esercita un'azione preventiva contro la degenerazione neuronale nel MA, con il risultato di avere una migliore qualità di vita.


Per controllare la malattia, stanno diventando fondamentali la prevenzione e dei programmi di rilevamento innovativi che individuano precocemente la malattia con biomarcatori affidabili. I dati dello studio suggeriscono che il MA è una chiara interruzione dell'invecchiamento normale e il processo richiede un sistema di approccio basato sulla biologia.


Inoltre, il fallimento dei tradizionali trattamenti farmacologici e la ricerca di nuovi farmaci ha stimolato l'emergere di composti nutraceutici nel contesto di una terapia 'multi-obiettivo', e di approcci non farmacologici che si sono dimostrati efficaci nell'invecchiamento e che sono stati applicati al controllo del MA.


Un approccio integrato che coinvolge tutti questi fattori preventivi, combinato con nuovi approcci terapeutici multi-obiettivo, dovrebbe aprire la strada al controllo futuro della malattia.

 

 

 


Fonte: IOS Press via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Leonardo Guzman-Martinez, Camila Calfío, Gonzalo Farias, Cristian Vilches, Raul Prieto, Ricardo Maccioni. New Frontiers in the Prevention, Diagnosis, and Treatment of Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease, 23 Jan '21, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.