Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteina tossica nel cuore e nei nervi può aiutare a prevenire l'Alzheimer

Way to stop abnormal deposits of amyloid betaPer impedire i depositi anormali di amiloide-beta nel cervello collegati all'Alzheimer, si può sfruttare la natura protettiva della proteina transtiretina (TTR), identificandone un segmento (TTR-S) che interrompe la formazione della placca e facilita il suo degrado. Fonte: UT Southwestern

Una proteina che provoca il caos nei nervi e nel cuore quando si raggruppa insieme può impedire la formazione di ciuffi proteici tossici associati al morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo studio guidato da una ricercatrice della University of Texas Southwestern.


I suoi risultati, pubblicati di recente sul Journal of Biological Chemistry, potrebbero portare a nuovi trattamenti per questa condizione che devasta il cervello, che al momento non ha terapie veramente efficaci e nessuna cura.


I ricercatori sanno da tempo che le placche appiccicose della proteina amiloide-beta (Aβ) sono un segno distintivo del MA e sono tossiche per le cellule cerebrali. Già alla metà degli anni '90, in queste placche erano state scoperte anche altre proteine.


Una di queste, la transtiretina (TTR), sembrava avere un ruolo protettivo, spiega Lorena Saelices PhD, assistente professoressa di biofisica e ricercatrice di MA all'UTSW. Quando i topi modellati per avere il MA venivano geneticamente modificati per produrre più TTR, erano più lenti a sviluppare una condizione simile al MA; allo stesso modo, quando producevano meno TTR, sviluppavano più velocemente la condizione.


Nelle persone e negli animali sani, aggiunge la Saelices, la TTR aiuta a trasportare dove sono necessari nel corpo l'ormone della tiroide e il retinolo derivato dalla vitamina A. Per questo lavoro, la TTR forma un tetramero, una forma simile a un quadrifoglio, con quattro foglioline identiche. Tuttavia, quando si separa in molecole chiamate monomeri, questi singoli pezzi possono comportarsi come l'Aβ, formando fibrille appiccicose che si uniscono in ciuffi tossici nel cuore e nei nervi per causare la malattia rara amiloidosi. In questa condizione, la proteina amiloide si accumula negli organi e interferisce con la loro funzione.


La Saelices si è chiesta se c'è una connessione tra i ruoli separati della TTR sia nella prevenzione che nel causare le malattie legate all'amiloide. "Sembrava una tale coincidenza che la TTR avesse tali funzioni opposte", dice. "Come potrebbe essere sia protettiva che dannosa?"


Per rispondere a questa domanda, lei e i suoi colleghi hanno sviluppato 9 varianti diverse di TTR con diverse propensioni a separarsi in monomeri che si aggregavano, formando fibrille appiccicose. Alcune lo facevano rapidamente, in ore, mentre altre erano lente. Altre ancora erano estremamente stabili e non si dissociavano in monomeri.


Quando i ricercatori hanno mescolato queste varianti di TTR con l'Aβ e le hanno collocate su cellule neuronali, hanno scoperto delle differenze decise nella tossicità dell'Aβ. Le varianti che si separavano in monomeri e si aggregavano rapidamente in fibrille fornivano una certa protezione dall'Aβ, ma era di breve durata. Quelle che si separavano in monomeri ma che impiegavano più tempo per aggregarsi, proteggevano significativamente più a lungo. E quelle che non si separavano mai non davano alcuna protezione dall'Aβ.


La Saelices e i suoi colleghi sospettavano che parte della TTR si legasse all'Aβ, impedendole di formare le proprie aggregazioni. Tuttavia, quel pezzo importante di TTR sembrava nascosto quando questa proteina era nella sua forma di tetramero. Studi computazionali hanno dimostrato che un pezzo di questa proteina, che era nascosto quando le foglioline erano congiunte, poteva attaccarsi all'Aβ. Tuttavia, questo pezzo tendeva a incollarsi su se stesso formando rapidamente dei ciuffi.


Dopo aver modificato questo pezzo con marcatori chimici per fermare l'auto-associazione, i ricercatori hanno creato peptidi che potevano impedire la formazione di ciuffi di Aβ tossica in soluzione e persino di rompere le placche di Aβ già formate. L'interazione dei peptidi TTR modificati con l'Aβ portava alla conversione in forme chiamate 'aggregati amorfi', rotti facilmente da enzimi. Inoltre, i peptidi modificati hanno impedito la 'seminagione' dell'Aβ, un processo in cui le fibrille dell'Aβ estratte dai pazienti con MA possono modellare la formazione di nuove fibrille.


La Saelices e i suoi colleghi stanno attualmente cercando di capire se questo peptide TTR modificato può prevenire o rallentare la progressione del MA nei topi modello della malattia. Se avranno successo, dice, questo frammento proteico potrebbe costituire la base di un nuovo trattamento per questa condizione resistente.


"Risolvendo il mistero del doppio ruolo della TTR"
, dice, "potremmo offrire speranza ai pazienti con Alzheimer".

 

 

 


Fonte: UT Southwestern Medical Center (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Qin Cao, Daniel H. Anderson, Wilson Y. Liang, Joshua Chou, Lorena Saelices. The inhibition of cellular toxicity of amyloid-β by dissociated transthyretin. Journal of Biological Chemistry, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.