Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Astrociti sono i 'direttori d'orchestra' nel cervello

eroglu astrocyteHeroGli astrociti sono cellule altamente complesse che avvolgono strettamente le strutture sinaptiche nel cervello. Nell'immagine forme di astrociti stampate in 3D (Fonte: Katie King).

Nell'orchestra del cervello, lo sparo di ogni neurone è controllato da due note (eccitatorie o inibitorie) che provengono da due forme distinte di una struttura cellulare chiamata sinapsi. Le sinapsi sono essenzialmente le connessioni tra i neuroni, dove si trasmettono le informazioni da una cellula all'altra. Le armonie sinaptiche si uniscono per creare la musica più raffinata, almeno per la maggior parte del tempo.


Quando la musica diventa dissonante e una persona riceve la diagnosi di una malattia del cervello, gli scienziati di solito guardano alle sinapsi tra i neuroni per determinare cosa è andato storto. Ma un nuovo studio di neuroscienziati della Duke University suggerisce che sarebbe più utile esaminare il direttore d'orchestra in guanti bianchi: gli astrociti.


Gli astrociti sono cellule a forma di stella che formano la struttura, tipo colla, del cervello. Sono un tipo di cellule chiamate glia, che in greco significa 'colla'. Gli astrociti, che si era scoperto essere al controllo delle sinapsi eccitatorie, sono ora state coinvolte (da un gruppo di ricercatori della Duke) anche nella regolazione delle sinapsi inibitorie, legandosi ai neuroni attraverso una molecola di adesione chiamata NrCAM.


Gli astrociti protendono tentacoli molto sottili verso la sinapsi inibitoria, e quando la raggiungono, vi aderiscono attraverso la NrCAM. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature l'11 novembre.


“Abbiamo scoperto che gli astrociti sono direttori che orchestrano le note che compongono la musica del cervello”, ha detto Scott Soderling PhD, preside del Dipartimento di Biologia Cellulare della Duke e autore senior della ricerca.


Le sinapsi eccitatorie (l'acceleratore del cervello) e quelle inibitorie (i freni del cervello) erano ritenute in precedenza gli strumenti più importanti nel cervello. Troppa eccitazione può portare all'epilessia, troppa inibizione può portare alla schizofrenia, e uno squilibrio tra i due tipi può portare all'autismo.


Tuttavia, questo studio dimostra che gli astrociti dirigono lo spettacolo nella funzione generale del cervello, e potrebbero essere obiettivi importanti per le terapie cerebrali, ha detto la co-autrice senior Cagla Eroglu PhD, professoressa associata di biologia cellulare e neurobiologia. La Eroglu è una esperta mondiale negli astrociti e il suo laboratorio ha scoperto nel 2017 come gli astrociti inviano i loro tentacoli e si connettono alle sinapsi.


“Molte volte gli studi che indagano sugli aspetti molecolari dello sviluppo del cervello e delle malattie, studiano le funzioni dei geni o la funzione molecolare nei neuroni, oppure considerano che solo i neuroni sono le cellule primarie ad essere interessate”, ha detto la Eroglu. “Tuttavia, qui abbiamo dimostrato che cambiando semplicemente l'interazione tra astrociti e neuroni, in particolare manipolando gli astrociti, abbiamo alterato drasticamente anche il cablaggio dei neuroni”.


Soderling e la Eroglu collaborano spesso scientificamente, e hanno ideato il piano del progetto tra un caffè e i pasticcini. Il piano era quello di applicare un metodo proteomico elaborato nel laboratorio di Soderling, e ulteriormente sviluppato dal suo socio postdottorato Tetsuya Takano, che è il primo autore della ricerca.


Takano ha progettato un nuovo metodo che permette agli scienziati di usare un virus per inserire un enzima nel cervello di un topo, marcando le proteine ​​che collegano astrociti e neuroni. Una volta marcate con questa etichetta, gli scienziati hanno potuto cogliere le proteine nel tessuto cerebrale e usare l'impianto di spettrometria di massa della Duke per identificare la molecola di adesione NrCAM.


Quindi Takano ha collaborato con Katie Baldwin, un'associata post-dottorato del laboratorio della Eroglu, per eseguire i test che hanno determinato il ruolo della molecola di adesione NrCAM nella connessione tra astrociti e sinapsi inibitorie. Insieme, i laboratori hanno scoperto che la NrCAM era un anello mancante che controlla come gli astrociti influenzano le sinapsi inibitorie, dimostrando che [gli atrociti] influenzano tutte le ‘note’ ​​del cervello.

 

 

 


Fonte: Lindsay Key in Duke University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Tetsuya Takano, John Wallace, Katherine Baldwin, Alicia Purkey, Akiyoshi Uezu, Jamie Courtland, Erik Soderblom, Tomomi Shimogori, Patricia Maness, Cagla Eroglu, Scott Soderling. Chemico-genetic discovery of astrocytic control of inhibition in vivo. Nature, 11 Nov 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)