Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La demenza uccide quasi il triplo delle persone di quanto si pensava

La demenza può essere una causa di fondo di quasi il triplo dei decessi negli Stati Uniti rispetto a quanto dimostrano i documenti ufficiali, secondo un nuovo studio della Boston University.


Lo studio, pubblicato sulla rivista JAMA Neurology, stima che il 13,6% dei decessi sono attribuibili alla demenza, quasi il triplo del 5% citato dai certificati di morte che indicano la demenza come causa di fondo della morte.


"Capire la causa di morte delle persone è essenziale per definire le priorità e l'allocazione delle risorse“, spiega il primo autore Andrew Stokes, assistente professore di salute globale. “Nel caso della demenza, ci sono numerose sfide per ottenere conteggi accurati di morte, come lo stigma e la mancanza di test di routine per la demenza nelle cure primarie. I nostri risultati indicano che l'onere di mortalità della demenza può essere maggiore di quanto riconosciuto, sottolineando l'importanza di ampliare la prevenzione e la cura della demenza”.


I ricercatori hanno scoperto che la sottostima varia notevolmente in base alla razza, con 7,1 volte più di neri, 4,1 volte più di ispanici, e 2,3 volte più di bianchi che muoiono di demenza rispetto ai documenti governativi. I decessi correlati alla demenza sono anche più sottostimati per gli uomini rispetto alle donne, e per le persone senza una formazione di scuola superiore. Precedenti ricerche avevano dimostrato che la demenza è sproporzionatamente comune tra gli anziani neri, nei maschi e/o in quelli con meno istruzione.


“Oltre a sottovalutare le morti per demenza, le statistiche ufficiali sembrano anche sottostimare le disparità razziali ed etniche associate alla mortalità da demenza. Le nostre stime indicano il bisogno urgente di riallineare le risorse per affrontare il peso sproporzionato della demenza nelle comunità ispaniche e nere“, dice Stokes.


I ricercatori hanno usato i dati di una coorte nazionale rappresentativa di 7.342 anziani dell'Health and Retirement Study (HRS), che raccoglie i dati di individui a partire dal momento in cui passano in casa di cura. Per questo studio, i ricercatori hanno usato dati di anziani che sono entrati nella coorte del 2000 e li hanno seguiti fino al 2009, analizzando l'associazione tra la demenza e la morte, aggiustando i dati per altre variabili come età, sesso, razza/etnia, livello di istruzione, regione degli Stati Uniti e diagnosi mediche.


“Questi risultati indicano che la demenza rappresenta un fattore molto più importante della mortalità degli Stati Uniti di quanto si poteva ricavare finora dai registri di morte ufficiali”, dice l'autrice senior Eileen Crimmins, professoressa di Gerontologia alla University of Southern California e co-investigatrice dell'HRS.

 

 

 


Fonte: Michelle Samuels in Boston University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Andrew Stokes, Jordan Weiss, Dielle Lundberg, Wubin Xie, Jung Ki Kim, Samuel Preston, Eileen Crimmins. Estimates of the Association of Dementia With US Mortality Levels Using Linked Survey and Mortality Records. JAMA Neurology, 24 Aug 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)