Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Mappate le proteine tossiche dell'Alzheimer: nuovi indizi utili per la prevenzione

Rashik Ahmed and Giuseppe Melacini McMaster UniversityRashik Ahmed (sinistra) primo autore e Giuseppe Melacini (autore senior) della McMaster University.

Un team di ricercatori della McMaster University (Canada) ha mappato una proteina tossica legata al morbo di Alzheimer (MA) a risoluzione atomica, consentendo loro di capire meglio cosa accade nel cervello nelle prime fasi della malattia.


I risultati, pubblicati come storia di copertina nell'ultima edizione della rivista scientifica Chemical Science, forniscono nuove informazioni sul comportamento di uno dei principali sospettati del MA: un frammento di proteina chiamato amiloide-beta, che si raggruppa insieme in oligomeri durante le prime fasi della malattia.


I ricercatori paragonano gli oligomeri di amiloide-beta a una 'bomba' neurotossica, che causa la morte irreversibile dei neuroni. Giuseppe Melacini, autore senior e professore nei dipartimenti di chimica e biologia chimica nonché di biochimica e scienze biomediche alla McMaster University, spiega:

"Per disinnescare la bomba, dobbiamo conoscere con un alto grado di precisione quali fili tagliare e quali evitare. Questo è il motivo per cui è fondamentale mappare le caratteristiche strutturali che differenziano ciò che è tossico da ciò che non lo è. Tuttavia, questo è un compito impegnativo a causa della natura transitoria ed elusiva di questi oligomeri".


Melacini, che sta studiando da quasi venti anni i meccanismi alla base del MA, lavora con un team di fisici, chimici, biologi e specialisti in demenza della McMaster, tra cui Maikel Rheinstädter, Richard Epand, Ryan Wylie e Chris Verschoor.


Ogni membro del team offre una prospettiva e una specialità unica per un'indagine che richiede attrezzature altamente specializzate, come la diffrazione a raggi X grandangolare e la risonanza magnetica nucleare (NMR) per condurre l'analisi a livello atomico.


Per lo studio, il team ha usato una libreria di prodotti naturali estratti dal tè verde che si ritiene interferiscano con la formazione degli oligomeri proteici tossici a vari livelli. Usando questo kit di strumenti sono riusciti a costruire oligomeri con diverse tossicità, permettendo al team di ottenere intuizioni senza precedenti sul modo in cui interagiscono con i neuroni e causano la morte cellulare.


I ricercatori sperano che questa ricerca possa aiutarli a determinare come disinnescare la bomba neurotossica. Rashik Ahmed, il primo autore della ricerca e candidato al dottorato di ricerca nel Dipartimento di Biochimica e Scienze biomediche, afferma:

"Il MA è un grave problema medico, sociale ed economico. Questa ricerca è il primo passo per capire come fermare la progressione del MA prima che diventi irreparabile".


Secondo alcune stime, ci sono più di mezzo milione di canadesi che vivono con demenza e il numero dovrebbe raggiungere più di un milione entro il 2031. Una volta che i sintomi emergono, non esiste una cura conosciuta per il MA e le opzioni di trattamento sono limitate.

 

 

 


Fonte: Michelle Donovan in McMaster University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rashik Ahmed, Michael Akcan, Adree Khondker, Maikel C. Rheinstädter, José C. Bozelli, Jr, Richard M. Epand, Vincent Huynh, Ryan G. Wylie, Stephen Boulton, Jinfeng Huang, Chris P. Verschoor and  Giuseppe Melacini. Atomic resolution map of the soluble amyloid beta assembly toxic surfaces. Chemical Science, 21 May 2019, DOI: 10.1039/C9SC01331H

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)