Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio: sono le cellule immunitarie difettose nel cervello a causare l'Alzheimer

scans of brain with and without alzheimer

Le mutazioni del gene TREM2 possono aumentare significativamente il rischio di morbo di Alzheimer (MA). Gli scienziati del Centro Tedesco Malattie Neurodegenerative (DZNE) e dell'Università Ludwig-Maximilians di Monaco di Baviera fanno ora luce sui motivi per cui il TREM2 è così importante per la salute del cervello.


Mostrano che il TREM2 attiva le cellule immunitarie del cervello che eliminano i depositi tossici, anzitutto nelle prime fasi della malattia. Lo studio è pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience e ha importanti implicazioni per lo sviluppo di nuovi farmaci.


Una caratteristica del MA è la formazione di depositi tossici nel cervello, le cosiddette placche. Le cellule immunitarie specializzate chiamate microglia proteggono il cervello liberandolo da questi detriti tossici. Il TREM2 è un fattore chiave nell'attivazione della microglia e può essere quindi un obiettivo importante per nuovi approcci terapeutici.


Per esplorare ulteriormente queste opzioni terapeutiche, gli scienziati di Monaco di Baviera hanno effettuato un'analisi dettagliata dello sviluppo della malattia nei topi con e senza un gene TREM2 funzionale. Nei topi con TREM2 sano, le microglia si raggruppano attorno alle piccole placche che emergono all'inizio del processo patologico e impediscono loro di ingrandirsi o diffondersi.


"Siamo riusciti a dimostrare che le microglia sono specificamente attratte dalle placche amiloidi, circondano le singole placche e le inghiottono pezzo per pezzo", spiega il capo ricercatore Christian Haass, portavoce del sito DZNE di Monaco, e professore dell'Università Ludwig-Maximilians di Monaco. Al contrario, nei topi privi di TREM2, la microglia non è in grado di svolgere questo importante compito. L'attivazione terapeutica di TREM2 in uno stadio precoce della malattia potrebbe quindi aiutare a contrastare la formazione di aggregati tossici di proteine amiloide-​​beta.


Tuttavia, i risultati dello studio richiedono anche cautela nell'implementazione di tale terapia. Mentre il TREM2 previene la formazione della placca alla partenza della malattia, potrebbe avere l'effetto opposto in seguito. Nelle fasi più avanzate della malattia, le placche crescevano più velocemente nei topi con TREM2 funzionale rispetto ai topi privi del gene corrispondente.


I ricercatori hanno scoperto che questo potrebbe essere spiegato dal fatto che il TREM2 induce la microglia a produrre una sostanza chiamata ApoE, che enfatizza la formazione di aggregati. "Il nostro studio dimostra che dobbiamo essere estremamente attenti e studiare a fondo un nuovo approccio terapeutico in modelli animali prima di testarlo sugli esseri umani", dice Haass. "Secondo i nostri risultati, potrebbero esserci conseguenze drammatiche se si eccita la microglia".


"In futuro, sarà importante trattare il MA in modo specifico alla fase", spiega Haass. Secondo il presente studio, ad esempio, l'attivazione della microglia tramite TREM2 sarebbe una strategia che dovrebbe essere applicata precocemente nella progressione della malattia.


Haass e i suoi colleghi stanno attualmente lavorando allo sviluppo di anticorpi che stabilizzano il TREM2 e quindi attivano la microglia. Gli scienziati stanno ora usando diversi modelli animali e diversi approcci sperimentali per testare possibili strategie terapeutiche e terapie combinate con altri farmaci.


"Tutte le alterazioni genetiche importanti che aumentano il rischio di MA portano a cambiamenti nella formazione della placca", spiega Haass. Questo suggerisce che questi aggregati proteici sono la causa della malattia. L'attuale studio fornisce la speranza che sia possibile contrastare la formazione della placca attivando il TREM2, e al tempo stesso evidenzia i potenziali rischi che gli scienziati devono prendere in considerazione quando si persegue tale approccio.

 

 

 


Fonte: DZNE (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Samira Parhizkar et al. Loss of TREM2 function increases amyloid seeding but reduces plaque-associated ApoE. Nature Neuroscience, 7 Jan 2019, DOI: 10.1038/s41593-018-0296-9

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.