Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rame e colesterolo influiscono nell'Alzheimer?

I ricercatori del Banner Sun Health Research Institute (BSHRI) hanno trovato ulteriori prove del collegamento tra il rame e una maggiore probabilità  di sviluppare l'Alzheimer, secondo uno studio pubblicato nell'ultima edizione del International Journal of Alzheimer's Disease, vol. 2011, Articolo 987023.


Pur non essendo del tutto chiare causa e progressione dell'Alzheimer, i ricercatori ritengono che la demenza sia associata a placche e grovigli nel cervello. Studiando il cervello di quelli con la malattia, i ricercatori hanno trovato raggruppamenti di una sostanza chiamata amiloide e ciuffiaggrovigliati di una proteina supplementare che si forma quando le cellule muoiono, chiamata Tau.

Larry SparksLo studio, condotto da Dr. Larry Sparks (foto), ricercatore del BSHRI, ha impiegato un modello dell'Alzheimer alimentato dal colesterolo per indagare il rapporto tra i grovigli neurofibrillari (NFT) della neuropatologia di Alzheimer e i livelli della proteina tau come componente principale dei NFT. I ricercatori hanno misurato i livelli tau cerebrali e del plasma e hanno semi-quantificato la neuropatologia simile ai NFT nei conigli a cui era stato aumentato il colesterolo, che bevevano acqua potabile di qualità variabile - distillata, di rubinetto e distillata con rame - rispetto agli animali che mangiavano cibo normale e acqua di rubinetto locale.

"I livelli totali di tau nel plasma erano aumentati in tutti i conigli nutriti con colesterolo rispetto agli animali con cibo normale, indipendentemente dalla qualità delle acque", ha detto Sparks. "Questi studi suggeriscono la possibilità che il tau in circolazione possa essere la fonte del tau che si accumula nel cervello". In precedenza, il rame è stato implicato nella progressione e possibile causa dell'Alzheimer, perchè alcuni studi hanno dimostrato che la maggiore assunzione di rame aumenta in modo significativo la velocità di progressione dell'Alzheimer in un contesto di elevato consumo di grassi.

Nello studio BSHRI, Sparks e il suo team hanno condotto uno studio pilota di lungo termine sul colesterolo alimentare in quattro gruppi di conigli. Un gruppo è stato alimentato con cibo normale e acqua e tre gruppi sono stati trattati con una dieta a base di maggiori livelli di colesterolo per cinque mesi. Significativamente, i livelli plasmatici di proteina tau sono aumentati dal 40 al 50 per cento in ciascuno dei gruppi di animali nutriti con il colesterolo dopo cinque mesi di dieta sperimentale.

"Questo è il primo studio sugli effetti dell'assorbimento di rame o altri metalli sui livelli della proteina tau nel sangue e nel cervello", ha aggiunto Sparks. "Abbiamo dimostrato che vi è una maggiore neuropatologia tau associata all'aumento dei livelli della proteina tau nel sangue e nel cervello del coniglio alimentato a colesterolo". Sparks rileva che queste scoperte recenti sono provocatorie, i dati sono preliminari e richiedono ulteriori ripetizioni e studi.

 


Pubblicato su Alzheimer's Reading Room il 13 maggio 2011 Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:


Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.