Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I pazienti di demenza potrebbero rimanere a casa più a lungo grazie alla tecnologia

Una nuova tecnologia innovativa consentirà alle persone con demenza di essere osservate 24 ore su 24 e di vivere in modo indipendente nella propria casa, afferma un nuovo studio apparso su PL0S One.


Durante questo studio unico, i ricercatori dell'Università del Surrey, in collaborazione con il Surrey e Borders Partnership NHS Foundation Trust, hanno sviluppato tecnologie di intelligenza artificiale (IA) di avanguardia, alimentate da algoritmi di apprendimento automatico, per monitorare il benessere delle persone con demenza.


Lo studio, chiamato Technology Integrated Health Management (TIHM) per la demenza, usa l'Internet of Things, una rete di dispositivi che comunicano attraverso la rete (sensori, monitor e tracciatori) installati nelle case, in grado di rilevare una crisi immediata, come pure i cambiamenti nella salute delle persone e nelle routine quotidiane.


Qualsiasi cambiamento potrebbe indicare un potenziale problema di salute e, se identificato precocemente, potrebbe impedire a una persona di ammalarsi seriamente e di richiedere il ricovero d'urgenza in ospedale. Anche il benessere delle persone con demenza può essere monitorato usando questa tecnologia innovativa in grado di rilevare agitazione e irritabilità.


Il dott. Payam Barnaghi, Reader di Machine Intelligence all'Università del Surrey, ha dichiarato: "L'impatto di un semplice algoritmo sulla vita delle persone con demenza è sconcertante. I nostri algoritmi e la tecnologia unica che consentono significa che è possibile osservare 24 ore su 24 le persone e questo non solo aiuta ad informare il processo decisionale clinico, ma migliora la cura e il supporto dato alle persone con demenza e ai loro caregiver. La tecnologia ha un ruolo sempre più importante nel nostro sistema sanitario ed è cruciale che la usiamo per migliorare l'assistenza che ricevono le persone".


La dott.ssa Helen Rostill, direttrice di Innovazione e Sviluppo del Surrey and Borders Partnership NHS Foundation Trust, ha dichiarato: "Siamo lieti di lavorare con l'Università del Surrey in questo studio innovativo che riteniamo abbia il potenziale non solo di trasformare il supporto per le persone con demenza e per i loro caregiver, ma anche per chi soffre di altre condizioni di salute a lungo termine e complesse".

 

 

 


Fonte: Natasha Meredith in University of Surrey (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shirin Enshaeifar, Ahmed Zoha, Andreas Markides, Severin Skillman, Sahr Thomas Acton, Tarek Elsaleh, Masoud Hassanpour, Alireza Ahrabian, Mark Kenny, Stuart Klein, Helen Rostill, Ramin Nilforooshan, Payam Barnaghi. Health management and pattern analysis of daily living activities of people with dementia using in-home sensors and machine learning techniques. PLOS ONE, 2018; 13 (5): e0195605 DOI: 10.1371/journal.pone.0195605

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)